Prosolidar sul Corriere della Sera, Colombani, essere solidali è prendersi cura dell’altro

“Il progetto solidale? Paga il bancario”; così il Corriere della Sera titola un articolo di Fausta Chiesa che illustra le attività della Fondazione Prosolidar in cui sono presenti i sindacati del settore del credito, l’Associazione bancaria italiana e le imprese aderenti all’Abi.

Tra i tanti progetti sostenuti dalla fondazione la giornalista approfondisce quello di Lecce, «La Bottega degli Artigiani», dove «esperti falegnami, restauratori e maestri della cartapesta ma anche della rigenerazione di computer offrono lezioni gratuite a disoccupati che versano in situazioni di emarginazione sociale e che, vivendo un momento di fragilità, hanno bisogno di ritrovare l’autonomia, l’autostima e di riconquistare un ruolo attivo nella società. I giovani, oltre a seguire il corso, hanno ricevuto un compenso finalizzato a incoraggiare la partecipazione e a sostenere, anche se in minima parte, la loro situazione economica».

Il Corriere della Sera spiega come «gran parte dei fondi arriva da Fondazione Prosolidar» che «a sua volta riceve i contributi da parte dei lavoratori del settore del credito». Come? «In occasione della erogazione della tredicesima, ciascun dipendente versa un importo di sei euro e per ogni dipendente che effettui tale versamento l’azienda versa altrettanto finanziamo progetti a favore di popolazioni in difficoltà, aiuti all’autosufficienza economica e alla serenità alimentare, sostegno alle vittime del disagio e di violenza (in particolare donne e minori), ai malati, nonché interventi per emergenze e per la lotta alle mafie». Si va dall’ospedale di Emergency in Uganda alle cooperative sociali sui terreni confiscati alla mafia in Sicilia.

Nei giorni scorsi First Cisl si è spesa per promuovere le attività della Fondazione Prosolidar, attraverso una lettera aperta del segretario generale Riccardo Colombani il quale, riflettendo sulla pandemia di Covid-19 che “ha creato nuovi squilibri e nuove diseguaglianze, ha acuito quelle già latenti nelle nostre società, ha portato lutti e dolore in molte famiglie, ha significato per tanti la perdita del lavoro e della sicurezza economica”, ha espresso l’importanza di “spenderci in prima persona per chi, vicino o lontano poco importa, vive con sofferenza questi giorni difficili” e che  “essere solidali, mai come in questo momento, vuol dire prendersi cura dell’altro”.

“Per i lavoratori bancari questo impegno non rappresenta una novità”, ha sottolineato Colombani: “Dal 2011, anno della sua costituzione, hanno sostenuto con il loro contributo l’attività della Fondazione Prosolidar, caso unico a livello nazionale e internazionale di ente bilaterale previsto, per volontà dei sindacati del credito e dell’Abi, da un contratto nazionale di categoria.”

“In questi anni Prosolidar ha finanziato 243 progetti in Italia e 195 nel resto del mondo, per un totale di 438 progetti ed un valore complessivo di oltre 23 milioni di euro – ha spiegato il leader dei bancari della Cisl – E anche in questo 2020 segnato dalla pandemia l’impegno non è mancato, con il finanziamento di 28 progetti presentati da associazioni che operano direttamente sul campo per fronteggiare l’emergenza Covid-19. Grazie all’aiuto della fondazione sono state acquistate attrezzature sanitarie e messi a disposizione di persone e famiglie in difficoltà servizi di sostegno forniti da professionisti qualificati. Per queste ragioni – ha concluso Colombani –  è importante che tutti noi continuiamo a credere in un’istituzione che con i fatti ha saputo incarnare i valori sui quali si regge il nostro impegno verso i lavoratori e verso la società italiana. Il contributo che ci viene chiesto è piccolo (6 euro l’anno, stessa cifra versano le aziende) ma può fare la differenza”.

 

Il sito web della Fondazione Prosolidar