Mps, Colombani a Ruocco, un polo bancario pubblico non cancelli identità istituti

Non scema l’interesse sulle prospettive del Monte dei Paschi di Siena. Avvenire e Borsa Italiana si occupano della vicenda rilanciando la posizione del segretario generale di First Cisl Riccardo Colombani intervenuto dopo le affermazioni dell’onorevole Carla Ruocco, presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta , rilasciate a Il Sole 24 ORE. “Niente spezzatino di Mps, è rischioso” titola Avvenire.  Simile la titolazione di Borsa Italiana: “Mps, Colombani (First Cisl), sua storia non può finire con spezzatino”. “Per il leader dei bancari della Cisl – si legge sul sito di Borsa Italiana – Ruocco  ha ragione su due punti.  Primo, le banche italiane devono continuare ad assolvere un ruolo cruciale nel sostenere l’economia colpita dal Covid-19. Secondo, la privatizzazione di Mps nei tempi stabiliti dalla Bce determinerebbe per lo Stato azionista una perdita ingente”.

Però, osserva Riccardo Colombani “fare dell’istituto senese il baluardo, insieme ad Amco, di una bad bank nazionale, ora che con il via libera della Bce il suo bilancio verrà ripulito dagli Npl e i ratio sui deteriorati diverranno migliori della media del sistema, risulta incomprensibile. Così come è difficile da comprendere la cessione delle filiali alla Popolare di Bari, al momento impantanata nelle nomine, mentre il governo non ha ancora definito gli indirizzi delle politiche creditizie per il Sud che la nuova Popolare di Bari dovrà attuare”.

“In ogni caso – ha concluso il segretario generale di First Cisl su Borsa Italiana – l’eventuale consolidamento di un polo bancario a capitale pubblico non potrà risolversi nella cancellazione dell’identità degli istituti che ne entreranno a fare parte, il cui mantenimento rappresenta invece una garanzia di continuità per la clientela”.