Team23 UniCredit scuote territori, effetti e posizione First Cisl sui giornali

“Team23” di UniCredit e le ricadute sui territori. I giornali a tiratura regionale rilanciano le misure principali di un piano industriale che genera riduzione di occupazione e tagli alla rete commerciale con la preventivata chiusura di 450 sportelli. È questa la fredda sintesi di uno scenario avversato da First Cisl e dagli altri sindacati e sul quale varie testate danno copertura giornalistica con titoli forti.

Bresciaoggi titola “UniCredit, seimila tagli: sindacati vanno all’attacco”. Sulla stessa linea i titoli di Corriere delle Alpi, delle Gazzette di Mantova, Modena e Reggio “Unicredit taglierà seimila posti in Italia”.  Il Centro, La Gazzetta di Parma, Il Gazzettino, Il Giornale di Vicenza e il Mattino rilanciano le fredde cifre del piano con i seguenti titoli: “Unicredit, dichiarati 6mila esuberi”, “Esuberi a quota 6mila, 450 filiali in chiusura”, “Unicredit taglia 6000 addetti in Italia”, “In fumo 6mila posti. Unicredit dà l’addio a 450 sportelli”, “Unicredit taglierà seimila posti in Italia”. Di tensione fra azienda e sindacati scrive L’Eco di Bergamo “Unicredit taglia filiali con seimila esuberi. Sindacati in tensione”.  Di piano lacrime e sangue parla la Gazzetta del Sud titolando “Unicredit prevede 450 filiali da chiudere e 6000 esuberi”.

Si occupano degli immediati effetti sul territorio locale invece il Giornale di Brescia “Unicredit, 6000 esuberi: a Brescia stimate 100 uscite”, l’edizione torinese di Repubblica “Sindacati in allarme per gli esuberi di Unicredit. Impatteranno anche qui”. Di 10 filiali da chiudere in Sicilia fra le 450 previste dal piano scrive Il Giornale di Sicilia, che evidenzia pure come i sindacati siano sul piede di guerra titolando “La dieta di Unicredit, tagli per 6mila bancari”.

I giornali citati rilanciano le reazioni suscitate dalle linee programmatiche del piano industriale di UniCredit. Il segretario generale di First Cisl Riccardo Colombani ha ribadito:  “che non siamo disposti a discutere di esuberi se contemporaneamente non si parlerà anche di assunzioni. La nostra richiesta è che ogni due uscite sia prevista almeno un’assunzione”.