Esecutivo First Cisl, Colombani, un contratto di svolta per il settore

L’analisi dei contenuti dell’accordo firmato con l’Abi al centro della prima giornata del Comitato esecutivo nazionale di First Cisl

Con un aumento salariale di 190 euro, l’introduzione della cabina di regia sul digitale, il mantenimento dell’area contrattuale e il rafforzamento delle tutele professionali il rinnovo del contratto nazionale dei bancari segna un successo per la categoria e si candida a fare da traino anche per gli altri settori. Questo il filo conduttore della riflessione svolta dal segretario generale di First Cisl Riccardo Colombani nella prima delle due giornate dell’esecutivo che si svolge a Castelnuovo del Garda.

Dopo l’apertura dedicata al ricordo di Tonino Usai, Colombani ha passato in rassegna il testo dell’accordo, con i suoi elementi di novità e le prospettive che si schiudono all’indomani della firma. Il risultato ottenuto al tavolo con Abi sul versante retributivo, ha sottolineato il numero uno dei bancari della Cisl, è andato “al di là delle nostre attese”, anche al di là della richiesta formulata nella piattaforma sindacale dal momento che “l’inflazione programmata alla base delle nostre stime era del 4,1% nel triennio; si è rivelata invece più bassa, il 3,6% nel quadriennio”. Dunque l’incremento salariale è stato largamente superiore al dato dell’inflazione: “In questo modo è stata remunerata la produttività del lavoro, un riconoscimento importante all’apporto fornito dai bancari nel condurre il sistema creditizio fuori dalla crisi”.

Un apporto che ora può crescere premendo l’acceleratore sulla partecipazione. A fornire l’occasione è la cabina di regia sul digitale: “Il nostro ruolo nella governance del nuovo organismo sarà reale? Credo di sì – sostiene Colombani – non sarà la solita commissione. È nella cabina di regia che verranno definiti i criteri con cui vagliare le nuove figure professionali legate alle tecnologie digitali e il loro inquadramento nei gruppi. E poi si tratta di una modalità nuova con cui organizzare la partecipazione dei lavoratori”.

Lavoratori che intanto potranno contare su nuove garanzie in caso di procedimento disciplinare (termine di difesa da 5 a 7 giorni lavorativi, pieno accesso agli atti). Soprattutto, evidenzia Colombani, “la valutazione della colpa in caso di procedimento disciplinare dovrà tenere conto delle “circostanze di fatto”, vale a dire del contesto organizzativo e delle indicazioni ricevute dall’azienda”.

Quanto all’area contrattuale, tema “caldo” in tempi di diffuse esternalizzazioni, l’Abi ha rifiutato la proposta dei sindacati di estenderne l’applicazione a tutti i soggetti vigilati. Ma il punto, osserva Colombani, è che “la disciplina attuale è già estremamente stringente verso le banche che applicano il contratto nazionale”. C’è una bussola che deve guidare il sindacato nei casi di esternalizzazione, ed è l’accordo firmato con Ubi: “Lì è prevista – ricorda Colombani – l’applicazione del contratto del credito a tutti i lavoratori esternalizzati e a quelli che verranno assunti in futuro, insieme ad altre garanzie di grande rilevanza”. Scorciatoie non ce ne sono.