Il piano industriale UniCredit visto dai giornali e la posizione di First Cisl

Le linee strategiche del nuovo piano industriale di UniCredit hanno scatenato forti reazioni per gli effetti che produce e le ricadute che ha soprattutto in Italia. 500 le filiali da tagliare, di cui 450 sul territorio nazionale ed un consistente numero di esuberi, 8.000, dei quali circa 6.000 dipendenti italiani.

La portata dell’intervento è stato rilanciato dai giornali che hanno dedicato ampio spazio alle decisioni assunte dall’istituto di credito milanese. Il segretario generale di First Cisl, Riccardo Colombani, è prontamente intervenuto sul tema condividendo le sue considerazioni con i dirigenti sindacali riuniti, per il Consiglio generale, all’Hotel Colombo di Roma.

“Il piano industriale di Unicredit – ha detto Colombani – rappresenta uno schiaffo ai lavoratori che con i loro sacrifici hanno consentito alla banca di superare i momenti difficili che si sono succeduti negli ultimi anni. La logica di Mustier – ha proseguito il leader dei bancari della Cisl – si conferma orientata esclusivamente alla creazione di valore per gli azionisti. A fronte di 8mila esuberi in Europa occidentale, la maggior parte dei quali concentrati in Italia, cui si accompagnerà la chiusura di 500 sportelli complessivi, il piano prevede che nell’arco di tre anni verranno distribuiti agli azionisti circa 8 miliardi di euro, tra cedole e riacquisto di azioni, di cui 6 miliardi rappresentati da dividendi in contanti e 2 miliardi da riacquisto di azioni proprie. È un colpo durissimo al lavoro ad esclusivo vantaggio del capitale, altro che la responsabilità sociale di cui parla Mustier”.

Quanto espresso dal segretario generale di First Cisl, Riccardo Colombani, è stato ampiamente rilanciato da varie testate. Questa la rassegna dei principali titoli.

Il Sole 24 ORE evidenzia la posizione dei sindacati per i quali il piano di Mustier è “Irricevibile. Niente assunzioni e idee di sviluppo”. Di forte presa di posizione delle organizzazioni sindacali parla Milano Finanza che titola “Esuberi: sindacati sul piede di guerra”. Il Manifesto ragiona sulla logica dello staff della banca milanese che ha steso il piano: “Gioco di squadra Unicredit. Ottomila esuberi fra i bancari”; questo il titolo cui fa da contraltare quello de Il Dubbio: “Unicredit taglio 8.000 dipendenti. L’ira dei sindacati: inaccettabile”. Mette in relazione tagli e utili il Giornale di Brescia che titola “Unicredit 8.000 esuberi, miliardi agli azionisti”. Forte la titolazione de La Libertà: “La scure di Unicredit, chiudono 500 filiali tagliati 8.000 posti di lavoro”. Il Quotidiano Nazionale usa infine l’imperativo per mettere in evidenza la forte reazione sindacale: “Piano Unicredit da 8.000 esuberi. Sindacati: deve ritirarlo”.