Conquiste del Lavoro su UniCredit, Cisl e First Cisl per ruolo sociale banca

Conquiste del Lavoro usa un titolo forte per definire il piano industriale di UniCredit. Questo il richiamo in prima pagina: “Mannaia Unicredit: il gruppo taglierà 6mila dipendenti e 450 filiali in Italia. Sindacati all’attacco. First: l’unica logica è il taglio dei costi, faremo battaglia durissima. Furlan: piano irresponsabile”.

Il quotidiano romano distilla le cifre del nuovo piano industriale di UniCredit, denominato “Team23”, e le ricadute della scelte sulle quali si esprime la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan: “I lavoratori delle banche meritano rispetto e considerazione. Sono loro che hanno portato avanti in questi anni il settore del credito, salvaguardando il rapporto con le famiglie, i bisogni delle imprese, del territorio e dei cittadini, assumendosi sempre le proprie responsabilità con spirito di sacrificio”.

Per Annamaria Furlan “non si possono distribuire miliardi di utili agli azionisti e premi ai dirigenti e poi prevedere migliaia di esuberi, tagli degli sportelli e nessuna assunzione. Questa è solo una linea irresponsabile che ci auguriamo venga corretta subito da Unicredit aprendo un confronto serio e costruttivo con i sindacati di categoria, rilanciando il ruolo sociale della banca e la professionalità dei lavoratori”.

Per il segretario generale di First Cisl, Riccardo Colombani, “il piano di Unicredit rappresenta uno schiaffo ai lavoratori che con i loro sacrifici hanno consentito alla banca di superare i momenti difficili che si sono succeduti negli ultimi anni. È un colpo durissimo al lavoro ad esclusivo vantaggio del capitale. Per Colombani “l’unica logica che muove il gruppo è quella del taglio dei costi. Lo avevamo già capito quando sono state cedute Pekao, Pioneer e Fineco, per Mustier fare ricavi è secondario. Unicredit non pensi che i sindacati accettino una nuova ondata di esuberi: faremo una battaglia durissima”.