UniCredit, Furlan, tagliare 8mila posti è una linea irresponsabile

Unicredit. Furlan: “I lavoratori meritano rispetto. Tagliare 8 mila posti e chiudere le filiali è una linea irresponsabile”: è questo il titolo di una nota pubblicata dalla Cisl in merito ai contenuti del piano industriale UniCredit 2020-2023.

“Non si possono scaricare ancora una volta sui lavoratori i costi di una ristrutturazione aziendale come prevede il nuovo piano industriale di Unicredit. I lavoratori delle banche meritano rispetto e considerazione. Sono loro che hanno portato avanti in questi anni il settore del credito, salvaguardando il rapporto con le famiglie, i bisogni delle imprese, del territorio e dei cittadini, assumendosi sempre le proprie responsabilità con spirito di sacrificio”; così si è espressa la Segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, intervenuta a Roma al Consiglio generale di First Cisl.

“Il ruolo del credito – ha detto la leader della Cisl – è fondamentale per lo sviluppo del paese e per le famiglie. Annunciare il taglio di 8 mila posti di lavoro e di 500 sportelli è solo una fredda operazione contabile che il sindacato non può accettare. Non si possono distribuire miliardi di euro di utili agli azionisti, elargire premi ai dirigenti e poi prevedere migliaia di esuberi, tagli degli sportelli e nessuna assunzione. Questa è solo una linea irresponsabile che ci auguriamo venga corretta subito da Unicredit aprendo un confronto serio e costruttivo con i sindacati di categoria, rilanciando il ruolo sociale della banca e la professionalità dei lavoratori”.

Furlan ha poi aggiunto: “Il tema del lavoro e della crescita è in caduta libera nel nostro paese. Abbiamo 160 crisi aziendali aperte ma non ne abbiamo una che sia stata risolta da due anni a questa parte. Anzi, il Governo ha riaperto in questi mesi alcune vertenze che erano in via di soluzione. È la cartina di tornasole di un paese fermo, bloccato, della mancanza di una strategia di politica industriale. Tutte le volte che ci sono ristrutturazioni si annunciano esuberi in tutti i settori, dall’industria ai servizi, al commercio, fino al settore bancario. Ma la politica intanto parla e discute d’altro”.

Abbiamo indetto unitariamente tre manifestazioni sindacali per la prossima settimana a Roma”, ha annunciato la Segretaria generale della Cisl. “C’è stato qualche segnale di cambiamento da parte del Governo nella lotta all’evasione fiscale che però ora bisogna realizzare concretamente. Anche la riduzione del cuneo fiscale per i lavoratori è un primo segnale positivo. Ma una vera discontinuità non c’è ancora. Non c’è una soluzione per Ilva e per Alitalia, non abbiamo avuto risposte sulla rivalutazione delle pensioni, sulle risorse per rinnovare i contratti pubblici, sulla stabilizzazione di migliaia di precari nella Pa, sulle carenze di organico nella sanità dove vengono richiamati in servizio persino i medici in pensione. Noi i governi li giudichiamo solo dai fatti. E vogliamo che questo Governo faccia altre cose a partire dallo sbocco sempre più urgente di centinaia di cantieri che può dare ossigeno a centinaia di migliaia di posti di lavoro. Ci sono altre cose semplici per dimostare una vera discontinuità: penso alle modifiche per i decreti sulla sicurezza come aveva sollecitato anche il Presidente della Repubblica. Chi salva qualcuno in mare non va multato, ma anzi va premiato”.