Il Sole 24 ORE e la Repubblica su Carige, First Cisl, assicurato futuro lavoro

L’auspicio di azienda e lavoratori è che Carige si sia definitivamente lasciata alle spalle il periodo difficile. L’accordo raggiunto nell’isitituto di credito genovese tra azienda e sindacati viene rilanciato da Il Sole 24 ORE e la Repubblica che rispettivamente titolano “Carige siglato l’accordo su 680 uscite, saranno chiuse subito 45 filiali” e “Carige, intesa sugli esberi e pace con il fondo Apollo”.

Massimo Minella firma l’articolo su Repubblica dando nel suo attacco la sintesi dell’intesa: “Dovevano essere 800 e sono diventati 680. Sempre di esuberi si parla, ma in numero ridotto rispetto a quanto previsto dal piano. Per questo i sindacati locali e nazionali che ieri hanno firmato l’accordo con i commissari di Carige, dopo un rush finale di dieci giorni, parlano di un risultato importante”.

Sul Sole 24 Ore Cristina Casadei riporta i dati dell’accordo e le sue ricadute sul lavoro: “Le uscite saranno 680 e avverranno con pensionamenti e prepensionamenti volontari. Per cogliere la misura transitoria di Quota 100, verrà fatto un nuovo Fondo di solidarietà dedicato, con cui usciranno 147 persone. Come previsto dal Piano, le 680 uscite, sommate alle 450 uscite precedentemente concordate, e alle 120 prevedibili come turnover fisiologico, consentono di realizzare un ridimensionamento organizzativo di 1.250 risorse”. Il quadro viene completato con le concordate 210 nuove assunzioni.

I due quotidiani riportano le dichiarazioni di Vilma Marrone della segreteria nazionale di First Cisl. «È un’intesa – dice Marrone al Sole 24 ORE – che tutela i lavoratori e garantisce un futuro alla banca, raggiunta dopo un duro negoziato. Il sindacato ha mostrato grande senso di responsabilità rendendo in questo modo possibile la realizzazione dell’aumento di capitale».

La posizione di First Cisl viene completata dal responsabile First Cisl nel gruppo Carige, Alessandro Mutini, che a la Repubblica spiega: «Viene confermata la chiusura di 45 filiali, ma nessuna delle regioni in cui Carige oggi è presente sarà abbandonata nell’arco del piano. Si tratta di un corretto bilanciamento del senso di responsabilità mostrato dal sindacato. L’accordo, inoltre, salvaguarda anche la contrattazione integrativa fino al 2023».