Gruppo Ubi, esternalizzazioni, prima proposta aziendale irricevibile

“Dopo l’ulteriore proroga al 25 novembre del termine entro il quale è ad oggi prevista la conclusione della trattativa relativa alla esternalizzazione di attività di UBIS, si sono svolti mercoledì 13 e giovedì 14 novembre due incontri, aventi ad oggetto rispettivamente le cessioni a BCube e Accenture”; è quanto si legge in un comunicato dei coordinamenti Gruppo Ubi di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin.

“Ciascun incontro – si legge nel comunicato sindacale – ha visto la presenza, accanto alla delegazione aziendale di UBI, di rappresentanti della società acquirente interessata”. Nel corso della trattativa, importante “per le ripercussioni che potrà avere in relazione al rinnovo del Contratto nazionale e all’obiettivo inserito nella piattaforma rivendicativa di rafforzare l’area contrattuale e difendere l’occupazione” i sindacati hanno “ribadito la propria contrarietà all’operazione di esternalizzazione”, ponendosi come obiettivo quello di “realizzare un quadro di norme che garantisca piena continuità di diritti e tutele”.

“La proposta fin qui delineata dall’azienda – si legge nel comunicato – si pone ad una distanza siderale rispetto al raggiungimento di questo obiettivo ed è per questa ragione che è stata ritenuta ‘irricevibile’”. I sindacati hanno pertanto indicato alle controparti “quali dovranno essere i principi fondamentali irrinunciabili per un eventuale accordo, che dovrà avere, sul piano normativo ed economico, un articolato quadro di garanzie di solidità e continuità nel tempo”. I sindacati sottolineano l’essenzialità del tema “delle garanzie occupazionali e dell’accesso a tutte le forme di tutela che caratterizzano il nostro settore, per cui pretendiamo certezze e un orizzonte temporale adeguato a rassicurare pienamente le persone”.

“L’azienda si è impegnata a fornire una risposta alle nostre rivendicazioni alla ripresa del confronto” che si terrà nel corso di questa settimana”. Per quanto esposto, concludono i sindacati, “riteniamo che il confronto debba svolgersi per tutto il tempo necessario senza inopportune pressioni temporali”.

 

Il comunicato dei coordinamenti Gruppo Ubi di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin