“Procede nel Gruppo Cassa Centrale Banca, non senza difficoltà, la trattativa per gestire le ricadute sul personale della riorganizzazione della Macchina Operativa di Gruppo – MOG – che vede la costituzione di una unica società di servizi attraverso la fusione in Phoenix di CSD, IBT, SBA, SBS e CESVE. Una riorganizzazione – si legge nel sito di First Cisl Credito Cooperativo – che coinvolge complessivamente circa 640 lavoratori, dislocati su 6 sedi territoriali – Trento, Cuneo, Padova, Bologna, Palazzolo Sull’Oglio (BS) e Bari”.
Il comunicato delle Rsa e della delegazione sindacale di gruppo di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Sincra Ugl e Uilca spiega come la discussione che si è sviluppata nelle ultime due giornate di confronto, 14 e 15 novembre, abbia affrontato due aspetti fondamentali: “il Piano industriale del progetto di riorganizzazione delle 6 società coinvolte e l’armonizzazione della contrattazione collettiva di secondo livello nonché il passaggio al Contratto Nazionale di Lavoro del Credito Cooperativo per i Lavoratori di IBT a cui oggi si applica il CCNL dei Metalmeccanici”.
In relazione al Piano industriale l’Azienda “ha rassicurato che – per il momento – i colleghi continueranno a svolgere il proprio lavoro presso le rispettive sedi di appartenenza”.
In merito alla questione contrattuale l’obiettivo è “giungere, quanto prima (possibilmente entro l’anno), ad una armonizzazione della contrattazione di secondo livello. Infatti, oltre al cambio di contratto nazionale di lavoro per i colleghi di IBT, vanno unificati i sei contratti integrativi in vigore presso le aziende coinvolte nel processo di aggregazione, e andranno individuate le modalità per garantire le scelte di adesione ai diversi enti di previdenza complementare e assistenza sanitaria integrativa oggi esistenti presso le varie società”.
“Nella procedura che ci intrattiene, particolarmente complessa nel suo sviluppo – commenta Alberto Giordano della Delegazione trattante First Cisl – dovrà trovare soluzione la questione relativa alla mobilità, che non dovrà e non potrà essere un impedimento alla normale quotidianità ovvero sconvolgere il ciclo vita e lavoro delle persone.
“L’accordo di fusione – si legge ancora nel comunicato sindacale – dovrà prevedere specifiche tutele in tema di valorizzazione delle professionalità, tutela della mobilità territoriale e stabilizzazione del lavoro precario”.
La trattativa proseguirà nei giorni 12, 16 e 17 dicembre.
Il comunicato delle Rsa e della delegazione sindacale di gruppo di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Sincra Ugl e Uilca