First Cisl, conferenza europea a Roma su welfare integrativo

E’ ormai giunto alla tappa finale il progetto “Defining a company welfare system through the joint action of EWCs and Trade Unions in the metal and finance sectors: The key role of workers’ participation rights” promosso da First Cisl e finanziato dalla Commissione europea, partito nei primi mesi dello scorso anno.

I risultati di quasi due anni di studio, ricerca e analisi, condotti nel settore finanziario e nel settore metalmeccanico, verranno presentati martedì 17 settembre p.v. nella conferenza finale europea che si terrà a Roma presso l’Hotel Villa Eur.

Presupposto da cui è nata l’idea progettuale è che, nonostante il welfare sia uno dei diritti fondamentali del cittadino europeo, purtroppo in Europa si usufruisce di questo diritto in maniera molto eterogenea, per la mancanza di una politica coordinata; i singoli Stati adottano politiche fiscali incentivanti (come in Italia), ma l’uso differenziato della leva fiscale può determinare l’eterogeneità delle previsioni e delle coperture tra i lavoratori della stessa società multinazionale operante in diversi Stati.

Si è sviluppata nel dibattito pubblico, quindi, l’idea di un ‘secondo welfare’ (anche detto welfare mix) caratterizzato dall’ingresso di nuovi attori nell’arena del welfare. In questa nuova prospettiva, privati cittadini, fondazioni, associazioni di volontariato, sindacati, associazioni datoriali, assicurazioni, cooperative e aziende sono tutti impegnati a garantire il work-health-life balance.

Con questo progetto, First Cisl ha stimolato un circolo virtuoso di sinergia fra sindacati europei, nazionali, aziendali ed il Comitato aziendale europeo (Cae), al fine di promuovere nelle aziende multinazionali europee la negoziazione di un welfare garantito in maniera omogenea, per i lavoratori degli stabilimenti nazionali, che vada a integrare i welfare nazionali.

Durante i lavori della conferenza finale verranno anche presentati i risultati dell’indagine aperta via web che ha avuto l’obiettivo di indagare, negli otto paesi partner, le esigenze reali dei lavoratori in tema di welfare aziendale e la loro esperienza sulle misure di welfare messe a disposizione dalle loro aziende o dallo Stato.