Gruppo Crédit Agricole, firmato accordo quadro mondiale

Lo scorso 31 luglio a Parigi, Uni Global Union, il sindacato mondiale del settore dei servizi, ha firmato un accordo quadro mondiale con il gruppo bancario francese Crédit Agricole che riguarda tutti i dipendenti del gruppo nei 47 paesi in cui è operativo. L’accordo andrà a migliorare i diritti e le tutele sul posto di lavoro anche, e soprattutto, nelle aree geografiche dove i lavoratori sono meno garantiti.

In particolare, l’accordo include il pieno impegno di Crédit Agricole a rispettare i diritti umani e sindacali fondamentali, tra cui la libertà di associazione, la contrattazione collettiva, il dialogo sociale, l’informazione e la consultazione. La banca si impegna, inoltre, a prevenire e combattere ogni forma di discriminazione, molestia o intimidazione e a garantire un ambiente di lavoro diversificato e inclusivo, con pari trattamento e opportunità per ogni dipendente in ogni fase della sua carriera.

Ciò include l’introduzione di un congedo di maternità retribuito di 16 settimane.

L’accordo è il primo del suo genere, per il settore finanziario, ad avere un capitolo specifico sulla digitalizzazione: la banca si sforzerà di limitare gli impatti negativi delle nuove tecnologie sui dipendenti e sulle loro condizioni di lavoro, garantendo al contempo che tutti i lavoratori ricevano la formazione e la riqualificazione necessarie per i lavori del futuro. Grazie all’intesa si introducono anche disposizioni per garantire la protezione dei dati personali dei lavoratori ispirate ai 10 principi di UNI Global Union per la protezione dei dati dei lavoratori.

Christy Hoffman, segretario generale di UNI Global Union, ha dichiarato: “Oltre a garantire i diritti umani fondamentali della libertà di associazione e di contrattazione collettiva, l’impegno di Crédit Agricole per la formazione e l’aggiornamento professionale dimostra che la digitalizzazione può significare un lavoro migliore e nuovi tipi di lavoro quando le imprese si impegnano per il benessere dei lavoratori”.

L’accordo valido per i prossimi tre anni, prevede un forte meccanismo di monitoraggio congiunto della sua implementazione e una procedura di risoluzione di eventuali controversie.