Crisi Riscossione Sicilia, First Cisl, va esclusa ogni ipotesi di chiusura

Della difficile situazione che interessa i 685 dipendenti di Riscossione Sicilia si occupa Il Giornale di Sicilia che pubblica un articolo dal titolo forte: “Riscossione, il debito è da record”. Il richiamo in prima pagina fornisce l’entità del buco dell’ente addetto alla riscossione dei tributi.

Firma il servizio Giacinto Pipitone che scrive: “Il conto è arrivato a 428 milioni. A tanto ammonta il buco a cui deve fare fronte Riscossione Sicilia entro qualche mese per evitare il fallimento. Una cifra monstre che pone il presidente della società, Vito Branca, di fronte a un incrocio: ottenere da parte della Regione la ricapitalizzazione, virare verso la fusione con un’altra società o avviare la liquidazione. E di fronte a questo scenario i sindacati si sono subito divisi. Branca è stato ascoltato in commissione Bilancio all’Ars. E lì ha illustrato la reale situazione contabile di una società che Palazzo d’Orleans prova a chiudere da tre anni e che invece resta l’unica partecipata chiamata a incassare i tributi per conto di Stato, Regione ed enti locali. Branca ha descritto la prima emergenza, quella frutto del mancato versamento alla Regione di un incasso di 68 milioni. Riscossione ha trattenuto le somme un anno e mezzo fa per avere la liquidità necessaria a proseguire l’attività”.

Il Giornale di Sicilia ha evidenziato i vari percorsi per giungere ad un difficile salvataggio. “Ma sono tutte soluzioni di medio-lungo periodo”, avverte il quotidiano siciliano. “Nel breve periodo Branca ha detto che, in mancanza di una iniezione di liquidità da parte del governo regionale, l’unica alternativa per i vertici di Riscossione è approvare un bilancio in rosso e poi avviare le procedure per la liquidazione della società. È una ipotesi su cui Branca non vorrebbe lavorare ma che è di grande attualità in questa fase. Anche se in commissione Giacomo Gargano, inviato da Palazzo d’Orleans in commissione, ha rassicurato sul fatto che il governo non ha intenzione di chiudere la società pur non entrando nei dettagli delle mosse in cantiere”.

L’autore dell’articolo, Giacinto Pipitone aggiunge che “di fronte a tutto ciò i sindacati si sono divisi. Per il referente regionale First Cisl Riscossione Sicilia, Pietro Di Quarto, «è da escludere ogni ipotesi di chiusura dell’attività della società, per il bene dei lavoratori e del servizio». La Cisl non è contraria all’ipotesi di creare una nuova società regionale che operi in piena continuità”.