“Non ci stanno stanno, i sindacati, a giocare un ruolo da comprimari nella vicenda Carige”. Lo scrive la versione online di “Repubblica” che titola “Carige, appello dei sindacati: salvate la banca”. “Rappresentanti di oltre quattromila dipendenti chiamati a un sacrificio non indifferente (il piano prevede mille uscite agevolate) – evidenzia l’autore del servizio Massimo Minella -, i sindacati tornano a far sentire la propria voce davanti alle notizie allarmanti degli ultimi giorni”. “Va detto che i tre commissari – si legge su Repubblica – hanno immediatamente smentito questa ipotesi, scrivendo una lettera ai dipendenti per ribadire che il piano sarà rispettato e quindi la banca amplierà il suo raggio d’azione, unendo il retail classico al private gestito dalla controllata Cesare Ponti, e non verrà cambiato il numero delle uscite concordate”.
Sulla delicata situazione si registra una nuova nota di Cisl e First Cisl della Liguria, ripresa nel suo articolo da Massimo Minella. Il segretario generale di Cisl Liguria, Luca Maestripieri, la segretaria regionale di First Cisl Liguria e il segretario Sas del gruppo Carige, Alessandro Mutini scrivono: “Il territorio, le istituzioni, le amministrazioni locali e l’Abi si uniscano al sindacato nel difendere Banca Carige, i suoi lavoratori, i piccoli risparmiatori e le famiglie. Se qualcuno pensa veramente di venire qua a farsi la passeggiata e mangiarsi il boccone grosso senza fare i conti con il sindacato, sbaglia di grosso. Se lo scenario è quello prefigurato dai rumors di questi giorni, dove è chiaro chi ci guadagna, così com’è altrettanto chiaro chi paga il conto, cioè lavoratori, imprese e famiglie, il sindacato si farà trovare pronto con ogni iniziativa utile a contrastare il declino della banca e del territorio”