Il Secolo XIX su crisi Carige, pagati costi enormi, sindacati no ad altri tagli

“Il Secolo XIX” analizza quanto successo a Carige negli ultimi 7 anni e nel momento più acuto della crisi della banca ligure titola “Carige, bruciati 1.800 posti di lavoro in 7 anni. Sindacati in piazza contro i nuovi tagli”. “Dal 2012 a oggi – scrive Gilda Ferrari, autrice dell’articolo – Carige ha perso 1.400 posti di lavoro: erano 5.500 i dipendenti ai tempi e sono 4.100 oggi, ma scenderanno a 3.700 entro la fine dell’anno perché da qui a dicembre sono attese 410 uscite già negoziate dal sindacato. A fine 2019 l’azienda Carige avrà perso 1.810 posti di lavoro rispetto ai 5.500 del 2012, il 33% del totale. Non solo. Altri 800 esuberi sono già stati scritti nel piano che i commissari hanno presentato ai sindacati a febbraio ora si teme che Blackrock possa alzare ancora l’asticella”.

Come riportato da quotidiano, Cisl e First Cisl Liguria ravvisano la necessità di una comunione d’intenti per portare in salvo l’istituto di credito genovese. “Il territorio, le istituzioni, le amministrazioni locali e l’Abi si uniscano al sindacato nel difendere banca Carige, i suoi lavoratori, i piccoli risparmiatori e le famiglie è l’appello di Luca Maestripieri (Cisl Liguria), Rossana Leoncini (First Cisl Liguria) e Alessandro Mutini (sas del gruppo Carige)”. La nota di First Cisl prosegue con un ammonimento: “Se qualcumo pensa di venire qua a farsi la passeggiata e mangiarsi il boccone grosso senza fare i conti con il sindacato, sbaglia di grosso – Se lo scenario è quello prefigurato dai rumors di questi giorni, dove è chiaro chi ci guadagna, così com’è altrettanto chiaro chi paga il conto, cioè lavoratori, il sindacato si farà trovare pronto con ogni iniziativa utile a contrastare il declino della banca e del territorio”.

Il presidio di Fabi, First Cisl, FIsac Cgil, Uilca Uil, e Unisin è stato organizzato in Piazza De Ferrari A Genova per le “allarmanti notizie circa il futuro del gruppo”. Le indiscrezioni che circolano riguarderebbero il piano di BlackRock che prevederebbe un aumento del numero degli esuberi. “Il piano presentato dai commissari a febbraio – scrive Gilda Ferrari – contiene 1.250 uscite entro il 2023, ma 440 di queste erano già programmate e negoziate (30 unità sono uscite a gennaio, 100 lo faranno a luglio e altre 310 a dicembre). Gli esuberi nuovi ancora da negoziare dovrebbero quindi essere 810 al 2023, a meno che il piano industriale di Blackrock non preveda una cura dimagrante più rigida. Ed è quello che temono i sindacati, soprattutto a fronte dell’intenzione di investire sulla gestione dei patrimoni a scapito della banca commerciale, per la quale si annuncia un dimezzamento degli sportelli”.