La vicenda della vendita dei diamanti è un faro acceso su Banco Bpm. Più si avvicina lo sciopero indetto da Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin e più cresce l’interesse dei giornali. “Scioperiamo per i nostri clienti”, “Caso diamanti, sciopero e presidio”, “Investitori da rimborsare subito e completamente”. Sono questi i titoli in sequenza de “La Nazione”, “La Cronaca di Verona”, “Il Tirreno”.
I quotidiani rilanciano la manifestazione di protesta che vede accomunati dipendenti e risparmiatori. “Scioperare non per se stessi – si legge sull’edizione di Lucca de La Nazione – ma, prima di tutto, per i clienti, per l’onorabilità della propria banca, che continua ai vertici, a prendere tempo sulla vicenda dei rimborsi per quella che passa alla storia come la truffa dei diamanti”.
“A fronte del rifiuto aziendale – scrive La Cronaca di Verona, rilanciando la nota unitaria dei sindacati -, ribadito anche nel tentativo di conciliazione del 29 aprile scorso, forti del mandato assembleare di circa 600 lavoratori presenti in assemblea a Verona, è stato confermato lo sciopero”.
L’azione di protesta contro Bpm, che dalla toscana si estende al Veneto, viene definita quasi storica dall’edizione lucchese de “Il Tirreno” che in proposito scrive: “In una società che tende a semplificare tutto, banchieri” e “bancari spesso appaiono come la stessa cosa. In realtà sono due universi diversi e a dimostrarlo saranno gli stessi bancari che – per la prima volta nella storia, almeno a memoria d’uomo – lunedì mattina, parallelamente allo sciopero, scenderanno in piazza insieme ai clienti delle banche. Più nello specifico saranno i lavoratori del Banco Bpm a manifestare assieme a quei risparmiatori rimasti coinvolti nella cosiddetta truffa dei diamanti. Sì, perché anche i bancari che hanno promosso con i loro clienti quell’investimento, si sentono vittime”.