Colombani, i destini di Carige non devono dipendere dalle alchimie finanziare

“Carige: Colombani (First), per rilancio puntare su produttività”. Il Sito di “Borsa Italiana” si occupa della situazione rilanciando le dichiarazioni del segretario generale di First Cisl, Riccardo Colombani intervenuto sul tema. “È davvero curioso – dice Colombani – che a Moody’s la produttività del personale non interessi, come se i destini di una banca, di chi ci lavora e del territorio in cui opera dovessero dipendere solo dalle alchimie finanziare. Ovvio che se Carige continua a chiudere filiali e a lasciare spopolate quelle che restano, le società di rating hanno buon gioco a dire che la banca non può farcela da sola, ma se si inverte la tendenza all’abbandono del presidio territoriale i margini di rilancio sono alti: pur avendo un prodotto bancario per dipendente perfettamente in linea con i 13 milioni delle altre maggiori banche italiane a vocazione territoriale, Carige assegna mediamente appena 8,5 dipendenti a ogni filiale contro i 12 dei competitor, e questo fa sì che il suo prodotto bancario per sportello sia di appena 109 milioni contro i 152 dei competitor. Dunque è sulle filiali, sul personale e sulla sua altissima produttività che bisogna investire e ci stupisce che Moody’s non lo tenga in considerazione”.