Studio First Cisl, Il Giornale, diminuisce l’offerta bancaria, poste resistono

Dalle poste alle banche è allarme chiusura sportelli. I sindaci alzano il livello di attenzione chiedendo che le comunità non perdano servizi essenziali. A certificare il ridimensionamento dell’offerta bancaria è stato di recente l’ufficio studi di First Cisl diretto da Riccardo Colombani. Il quotidiano “Il Giornale” si occupa dell’argomento con un servizio dal titolo “Poste salva i piccoli comuni. Stop alle chiusure di uffici”. L’articolo è firmato da Camilla Conti che scrive: “Il Comune più piccolo dotato di ufficio postale è di solo 100 abitanti. Per arrivare a Spriana, alle porte della Valmalenco, bisogna percorrere i dieci chilometri di tornanti della strada che da Sondrio porta alla frontiera svizzera. Se ne è andato via anche il parroco ma ci sono l’ufficio postale ed il postino. E là resteranno. L’ha assicurato ieri l’ad di Poste Italiane, Matteo Del Fante, a tremila sindaci di altrettanti piccoli comuni sparsi sulla penisola riuniti a Roma insieme ai presidenti dell’Anci e delle comunità montane”.

Il quotidiano milanese evidenzia l’ondata di chiusure di filiali bancarie. “Secondo i dati raccolti dal sindacato First Cisl, infatti, sono 383 i Comuni rimasti orfani» di sportelli o bancomat. Negli ultimi sette anni sono sparite 6.289 filiali sparse in tutta la penisola e il personale di rete è sceso nel periodo di oltre 26mila unità. In particolare, i comuni serviti da almeno una filiale bancaria erano 5.906 a fine 2010 e sono scesi a 5.523 alla fine dello scorso anno. Nell’Italia nord-occidentale sono 1.923 nel 2017 con un calo del 4,6% rispetto al 2010, in Italia nord-orientale 1.258 (-7%) e in Italia centrale 786 (-6,2%) mentre al Sud sono 1.556 (-8,5%) con punte del -9,3% nelle isole. Non solo. Più di un quarto delle filiali perse negli ultimi sette anni è stato chiuso nel solo 2017. Tra fusioni, acquisizioni, salvataggi, tagli ai costi e rivoluzione digitale, la scure si è abbattuta sulle filiali meno performanti e più piccole in termini di risorse.

“Un problema sociale sottovalutato – rimarca Camilla Conti sul Giornale – che si aggiunge all’impatto sull’economia locale: sette anni fa c’erano 7,6 sportelli ogni 1.000 imprese, ora sono solo 6,2. Qualche esempio? Nella piccola frazione maremmana di Roccate de righi, che conta mille anime in provincia di Grosseto, lo sportello del Monte dei Paschi, aperto da quasi un secolo che conta 500 conti correnti ha chiuso a gennaio. L’unico impiegato è stato trasferito a Roccastrada, comune distante 15 chilometri. Troppi per i piccoli commercianti e anziani che vivono qui e si presentavano in filiale per versamenti e ritirare la pensione”.