La Stampa, studio First Cisl, Romani, nuovo contratto e riforma sociale sistema

Sulla capillarizzazione degli sportelli bancari italiani “La Stampa”, nel riportare lo studio di First Cisl, mette a confronto gli ultimi 7 anni. Nel titolare il suo servizio, il quotidiano torinese, enfatizza la cifra 6.289, equivalente al numero di sportelli chiusi dal 2011 ad oggi. “Rispetto a sette anni fa – scrive La Stampa -, in Italia ci sono 6.289 sportelli bancari in meno, il personale di rete è sceso di 26.249 addetti e 383 Comuni sono rimasti senza banche. Che lo sviluppo dell’e-banking stia cambiando il panorama è indubbio, ma non è una ragione sufficiente a spiegare la situazione attuale secondo First Cisl, il cui ufficio studi ha raccolto i dati sul settore”.

“I top manager -denuncia il segretario Generale del sindacato, Giulio Romani – giustificano l’abbandono del territorio con l’avanzata del digitale, ma è un pretesto, perché il ritmo delle chiusure dalla fine del 2010 è stato del 18,7% contro un calo di accessi alle agenzie solo del 7,5%. La verità è che le banche si sono trasformate in distributori di prodotti finanziari di massa, come vendessero telefonini o abbigliamento, e dunque mirano soprattutto a tagliare i costi. Così è inutile sperare nella ripresa dell’economia, urge una riforma socialmente utile del sistema bancario e l’occasione per avviarla è il prossimo rinnovo dei contratti nazionali”.