Bond Ex Banca Etruria, due direttori difesi da First Cisl escono dal processo

Altri due direttori dell’ex Banca Etruria escono dall’inchiesta delle obbligazioni truffa. A riferirne è il “Corriere di Arezzo” che pubblica un articolo a firma di Marco Antonucci dal titolo: “Bpel, accuse archiviate per due direttori ma via ad altri processi”. “Azzeramenti e rimborsi, denunce e remissioni di querela: le obbligazioni subordinate della vecchia Banca Etruria restano al centro delle travagliatissime vicende dell’istituto aretino – scrive il quotidiano toscano -. Accuse mosse e poi ritirate contro i dipendenti della banca che si occuparono di quegli investimenti in bond subordinati; soldi diventati carta straccia in una domenica di novembre del 2015 e poi tornati nei conti dei risparmiatori, dopo anni di proteste, grazie a rimborsi e arbitrati. Un rincorrersi e a volte capovolgersi di situazioni che rendono ancor più complessa la lettura di una vicenda di per sé estremamente complicata come quella di Banca Etruria. Da Urbino arriva la notizia che due direttori di filiale della ex Bpel sono formalmente usciti dall’inchiesta aperta dalla procura della città marchigiana dopo le denunce dei risparmiatori sulle cosiddette obbligazioni truffa. In questo caso il gip ha disposto l’archiviazione per i due bancari assistiti dall’avvocato Maurilio D’Angelo, il legale nazionale del sindacato First Cisl impegnato da mesi a seguire molti procedimenti che riguardano i dipendenti chiamati in causa dai risparmiatori azzerati. Sempre per quanto riguarda gli accertamenti sul collocamento dei bond subordinati – prosegue il Corriere di Arezzo -, ad Arezzo in queste ultime settimane è stato notificato un avviso di conclusione delle indagini mentre due sono state le richieste di archiviazione firmate dal pm nei confronti di altrettanti dipendenti e che adesso dovranno essere passate al vaglio del gip del tribunale aretino”.