AdessoBanca! a Potenza, serrato confronto sui 6 punti del manifesto

AdessoBanca!, il manifesto di Cisl e First Cisl per la tutela del risparmio e del lavoro ha destato grande interesse a Potenza. A riportarlo è “La Nuova del Sud”, edizione della Basilicata, che ha pubblicato un articolo dal titolo “Le banche tornino casseforti”.
“Le banche non sono case da gioco – scrive il quotidiano -. Devono tornare a essere la cassaforte del risparmio degli italiani, il terreno fertile su cui far crescere le risorse del Paese. Le banche non comprano e non vendono denaro, ma fiducia. La fiducia dei risparmiatori, delle famiglie, delle imprese. Una fiducia che è stata in troppi casi tradita”.

L’incontro, organizzato da First Cisl Basilicata si è svolto presso la Sala Economia della Camera di Commercio di Potenza. 6 i punti qualificanti del manifesto per “riportare le banche al servizio dello sviluppo economico sostenibile, del risparmio, degli investimenti, del lavoro, della professionalità. Il tutto per restituire le banche ai cittadini; per liberare i lavoratori dalle pressioni commerciali e fare educazione finanziaria; per salvaguardare i risparmiatori; per dare valore agli Npl e combattere speculazioni e abusi; per retribuire in modo responsabile i top manager e per punire i responsabili dei disastri bancari”.

“Nel corso della manifestazione – prosegue La Nuova del Sud -, presieduto da Arnaldo Villamaina, segretario regionale First Cisl Basilicata, si sono distinti gli interventi di Riccardo Colombani responsabile del Centro Studi nazionale della First Cisl e coautore del Manifesto, Giampiero Maruggi presidente della Commissione regionale Abi Basilicata e componente del Consiglio Camerale, Vito Inglese in rappresentanza della Bcc Basilicata Banca di Credito Coop di Laurenzana e Comuni Lucani, Andrea Carriero direttore di Cofidi Sviluppo Imprese e componente del Consiglio Camerale, Enrico Gambardella Segretario Regionale Cisl Basilicata”.

“L’attualità dei temi e l’articolata proposta elaborata dal sindacato di categoria dei bancari da una parte e dall’altra la presenza al tavolo di presidenza di relatori altamente qualificati in rappresentanza di settori distintivi del mondo delle imprese, del credito e del risparmio – si legge nell’articolo – hanno dato vita ad un ampio ed approfondito dibattito che ha riconosciuto in definitiva la validità del Manifesto come strumento di partenza per intraprendere la strada di una riforma non più rinviabile del sistema bancario italiano, chiamando la Repubblica a disciplinare il ruolo sociale delle Banche Italiane, collocando la gestione del credito e del risparmio nell’ambito descritto dalla Costituzione italiana”.