First Cisl, con l’accordo i 400 potenziali esuberi di Creval scendono a 170

“Il Creval trova l’accordo coi sindacati che prevede l’accesso al fondo esuberi per almeno 170 dipendenti, a fronte di una dichiarazione iniziale di 400 eccedenze”. Inizia così il servizio “Mf-DowJones” riportato sul sito di “TgCom24”. “Creval, accordo coi sindacati su uscite fondo esuberi per 170”. Il portale di Mediaset evidenzia una nota di First CIsl sull’intesa raggiunta che prevede “oltre a circa 19 mila giornate annue, per due anni, di solidarietà non retribuita e altre misure di riduzione dei costi accessori – contributo cassa mutua, buoni pasto, rimborsi chilometrici – sia strutturali che temporanee. Disciplinato anche l’accorpamento del Credito Siciliano nel Credito Valtellinese, uniformando i trattamenti economici e normativi dei dipendenti. In caso di andamento positivo del gruppo, è prevista la stabilizzazione degli attuali precari e l’assunzione di nuove risorse per un totale di 35 persone”.

“Il piano industriale di rilancio del Gruppo Creval, dopo anni di risultati negativi, ha richiesto molto sacrifici agli azionisti, di fatto azzerati dall’aumento di capitale e anche ai dipendenti- questo il commento del coordinatore First Cisl in Creval, Mauro Fanan rilanciato dal portale Advfn -. Come organizzazioni sindacali abbiamo responsabilmente accettato la sfida del risanamento, ma abbiamo preteso di contenere l’impatto, sia quantitativo che temporale, sulle condizioni di lavoratrici e lavoratori, principale valore della banca se vorrà riconquistare la fiducia del mercato. Il management ora faccia il suo dovere e guidi l’azienda ai necessari risultati positivi, che i dipendenti e gli investitori si aspettano”,

“Le misure di contenimento dei costi, sebbene prevalentemente temporanee, non sono irrilevanti – aggiunge ad Advfn, il segretario di First Cisl del Gruppo Creval, Felice Sirtori – e ricadranno su tutti i dipendenti. Relativamente alla riorganizzazione del Gruppo, per la chiusura degli sportelli, vigileremo sul manifestarsi di situazioni di difficoltà”.

“L’accordo – rimarca il sito di Milano Finanza – consentirà risparmi pari a circa 7,5 milioni per il 2018 e pari a 15 milioni annui a partire dal 2019, a fronte di oneri one-off per l’attivazione del Fondo e incentivazioni all’esodo stimati in circa 61 milioni, che saranno interamente rilevati a conto economico nel corrente esercizio”.