La complicata situazione di 36 lavoratori di Hypo Bank viene portata alla ribalta da “La Vita Cattolica” che pubblica una lettera di Pietro Santoro, rsa First Cisl in Hypo Bank. Il settimanale friulano titola “Vertenza Hypo Alpe Adria l’ora della chiarezza”.
“Proseguono gli incontri – scrive Santoro – tra la delegazione aziendale della Hypo Alpe-Adria-Bank S.p.A., unica banca rimasta dell’ex gruppo carinziano, dal novembre 2014 di proprietà del Ministero delle Finanze d’Austria e le Organizzazioni Sindacali, nell’ambito della procedura di licenziamento collettivo di 36 lavoratori impiegati nella sede di Tavagnacco (Ud). I rappresentanti dei lavoratori riunitisi in assemblea presso l’Auditorium di Tavagnacco hanno comunicato il proprio disappunto derivante dai continui cambiamenti di ipotesi di accordo presentati dalla proprietà austriaca, per il tramite del consigliere Haymo Unterhauser. È inconcepibile – prosegue Santoro – che l’azienda non abbia ancora definito le condizioni per il licenziamento dei 36 dipendenti, dopo molteplici incontri avvenuti tra le parti. E’ stata presentata ai lavoratori riuniti in assemblea l’ultima proposta di accordo pervenuta dall’azienda, diversa dalle precedenti e inaccettabile nei suoi contenuti. Considerata la difficile situazione di Hypo Bank, si è fin qui tenuto un atteggiamento cauto con l’azienda”.
“Considerato tuttavia il tempo trascorso e l’approssimarsi delle scadenze di legge – ha affermato il segretario regionale di First Cisl Friuli Venezia Giulia, Roberto De Marchi – è fondamentale che l’azienda dichiari le sue disponibilità per ricercare un dignitoso accordo per i lavoratori bancari che perderanno a breve il posto di lavoro”.