Una tavola rotonda organizzata dalla First Cisl di Sassari per presentare AdessoBanca! “il manifesto per la tutela del risparmio e del lavoro”. Lo anticipa nell’edizione odierna il quotidiano la Nuova Sardegna in un articolo dal titolo “Banche, chiusa una filiale ogni 10”. Sul tema si confronteranno oggi il segretario generale di First Cisl Giulio Romani, il senatore Silvio Lai del Pd, l’avvocato Ettore Licheri del M5S, e Maria Grazia Salaris di Noi con L’Italia-Udc.
Come riferisce il quotidiano sardo, in 10 anni la Sardegna ha visto considerevolmente diminuire i posti di lavoro nel settore bancario. “Dallo scoppio della crisi finanziaria a oggi – è intervenuto sul quotidiano Giulio Romani – la Sardegna ha perso il 13 per cento di occupati nelle banche lasciando una quindicina di comuni senza alcuno sportello. Dal 2009 alla fine 2016 sono stati bruciati 670 posti di lavoro, ma le perdite sono certamente aumentate nel 2017, come ci diranno i bilanci in pubblicazione, a causa delle riorganizzazioni dei grandi gruppi e delle banche locali. IN una regione in cui la disoccupazione giovanile è oltre il 41%, continuare a perdere buona occupazione assume i contorni dell’allarme sociale”. Il segretario generale ha battuto sul futuro degli istituti bancari e sul ruolo che devono interpretare nell’attuale società. “Le banche devono recuperare la loro funzione sociale e per far questo devono aprire le porte alla partecipazione dei lavoratori e della clientela nei loro organismi di controllo e di amministrazione”.
Come evidenzia ancora il quotidiano la Nuova Sardegna, la scelta di Sassari non è casuale. “Con i suoi 1.800 bancari – ha spiegato Sergio Mura della segreteria regionale di First Cisl – la provincia di Sassari copre il 40% dell’occupazione regionale del settore. Qui ha la sede il Banco di Sardegna. I 120 sportelli bancari provinciali rappresentano il 21% di tutte le agenzie sarde”. Il segretario provinciale di First Cisl Sassari Ettore Erriquez ha rimarcato come “il settore bancario sia fondamentale per il futuro della Sardegna – evidenziando con preoccupazione – i segnali che arrivano da UniCredit, detentrice di varie tesorerie che continua a ridurre pesantemente il personale”.