“Il Braccio di ferro. Banche venete, l’allarme della Cisl «Almeno 900 posti di lavoro a rischio»”: così titola il quotidiano Il Secolo XIX dando voce alle dichiarazioni di Giulio Romani, segretario generale di First Cisl, in merito al futuro dei lavoratori delle controllate di Veneto Banca e Popolare Vicenza ora in liquidazione e dei 200 tempi determinati che Intesa non pare intenzionata a rinnovare.
Sul quotidiano si legge così: “«Non vogliamo neppure pensare che una così imponente operazione di solidarietà nazionale come il salvataggio delle banche venete possa comportare il rischio che 900 persone perdano il loro lavoro ed è quanto non intendiamo permettere che accada per i 200 tempi determinati che Intesa non pare intenzionata a confermare e per i quasi 700 dipendenti delle14 società di Veneto Banca e Popolare Vicenza ora in liquidazione». Lo ha detto Giulio Romani, segretario generale di First Cisl. «I lavoratori delle aziende in liquidazione vivono da mesi nella più totale incertezza sul loro futuro. Le stesse voci su possibili cessioni di pezzi pregiati come Bim non tranquillizzano, perché non fanno riferimento alla sorte dei dipendenti e anzi ipotizzano uno spezzatino». “