Popolare Bari, Berloco contro gli esuberi e per soluzione crisi

Il Corriere del Mezzogiorno di ieri in un articolo a firma di Salvatore Avitabile riprende le dichiarazioni fatte da De Bustis nell’intervista al Corriere della sera di martedì 10 dicembre e riporta la replica del Segretario generale First Cisl di Puglia Pasquale Berloco.

«Ottocento esuberi? una dichiarazione esagerata dettata dall’affanno del management che è in difficoltà – dice Pasquale Berloco – Se così fosse, chiuderebbe un terzo degli sportelli esistenti. Pop Bari è in una situazione drammatica, visti i numeri. Sono da un anno fuori dalle regole e operano sotto i limiti della normativa della Bce, tollerati anche dalle autorità di vigilanza. Da due mesi, inoltre, stiamo aspettando il piano industriale».

Sulle prospettive future di Pop Bari Pasquale Berloco disegna un percorso come avvenuto per Banca Carige: «È necessario l’intervento del Fondo di tutela dei depositi che fa fronte alle crisi bancarie. E il traghettatore dovrebbe essere Mediocredito. Poi si vedrà come si evolverà la situazione, per capire se ci saranno investitori in grado e interessati a gestire la banca».

Riguardo la questione esuberi la posizione è chiara. «Alzeremo un muro di resistenza – assicura il segretario Berloco – anche perché nella banca non sono tanti i dipendenti che hanno i requisiti per il prepensionamento o per essere coinvolti in operazioni di alleggerimento del personale con gli esodi. Gli addetti di Banca Popolare di Bari hanno già vissuto stagioni di solidarietà, hanno già pagato un caro prezzo. Non è giusto che ci siano ulteriori decisioni contro di loro anche perché sarebbero vittima di errori dei manager precedenti come del resto ha spiegato lo stesso ad De Bustis».