20 maggio. La vita ai tempi del Covid-19

Correva l’anno 1970, era maggio e il ministro del lavoro era Donat Cattin.

Era il giorno 14 quando la Camera dei Deputati, con 217 voti favorevoli, 10 contrari e 125 astenuti, approvò definitivamente lo Statuto dei Lavoratori.

Il giorno 20 il testo fu pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale ed entrò in vigore. Nacque così la Legge 20 maggio 1970, n. 300 – Norme sulla tutela della libertà e dignità dei lavoratori, della libertà sindacale e delle attività sindacali nei luoghi di lavoro e norme sul collocamento.

È stata ed è ancora oggi una legge fondamentale che ha prodotto effetti non solo nel mondo del lavoro ma anche nell’economia e nella società italiana. Molti di noi all’epoca erano bambini, altri non erano ancora nati ma quel giorno ha avuto effetti importanti sulle vite di noi tutti.

Oggi lo Statuto dei Lavoratori festeggia 50 anni e i compleanni importanti devono essere giustamente celebrati anche in un periodo atipico come questo.

Per l’occasione è stato organizzato un convegno online a cui parteciperanno i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo. Chi vorrà potrà seguirlo alle 11:30 sul sito www.Statutodeilavoratori50.it.

Sul sito è disponibile anche altro materiale e, a partire da oggi, una mostra multimediale che racconta gli eventi che, dopo l’autunno caldo, portarono alla stesura e alla firma dello Statuto. Nel pomeriggio, inoltre,  a partire dalle ore 14.30 si potrà partecipare al seminario dal titolo “Il lavoro del futuro, oltre la pandemia” sul sito www.Illavorodelfuturo.com.

La notizia è qui: https://www.cisl.it/in-evidenza/16303-statuto-lavoro-furlan-landini-barbagallo-treu-fico-il-20-maggio-partecipano-da-remoto-a-convegno-organizzato-da-fondazioni-di-vittorio-pastore-buozzi.html

La CISL, inoltre, organizza un seminario dal titolo “Persona e Lavoro: la sfida delle nuove tutele a 50 anni dallo Statuto dei Lavoratori” in videoconferenza con il suo gruppo dirigente (https://www.cisl.it/in-evidenza/16301-sindacato-mercoledi-seminario-cisl-sul-50-anniversario-dello-statuto-dei-lavoratori.html).

L’occasione, infatti, è importante per domandarsi se lo Statuto dei Lavoratori goda ancora di buona salute e se sia ancora in grado di rispondere alle esigenze di un mondo del lavoro che è molto cambiato in questi anni e che si è profondamente trasformato negli ultimi mesi in cui la pandemia ha accelerato processi ancora in fase embrionale o già in atto.

Nato in un contesto profondamente diverso da quello attuale, per i primi quarant’anni, infatti, l’impianto originale dello Statuto ha retto alle profonde trasformazioni della società e del mondo del lavoro. Nell’ultimo decennio, invece, la legge ha subito diverse modifiche (in particolare con la Legge Fornero e il Jobs Act) ma, resta ancora la colonna portante e la base del diritto del lavoro in Italia.

Lo Statuto dei Lavoratori nasceva in un contesto lavorativo in cui era prevista una netta separazione fra il lavoro subordinato e quello autonomo.

Una tra le più grandi trasformazioni a cui abbiamo assistito in questi anni e che non ha ancora trovato una risposta adeguata è quella che possiamo definire “ibridazione” del lavoro. La distinzione fra lavoro autonomo e lavoro subordinato è sempre meno netta; negli ultimi anni abbiamo assistito alla nascita di forme miste (anche in alcune aziende bancarie) o addirittura eterorganizzate (basti pensare ai riders). Inoltre diventa sempre più incerto il confine tra i vari settori produttivi che, infatti, nei nostri contratti collettivi, bancario e assicurativo, non solo continuiamo a preservare mantenendo all’interno dell’area contrattuale figure tradizionali ma cerchiamo di ampliare per introdurre figure e attività che in passato nei nostri settori erano residuali se non assenti (per esempio gli operatori di call center e le figure specialistiche in ambito IT) e che, invece, negli ultimi anni sono cresciute in modo esponenziale. A questo si aggiungono modalità lavorative, come lo smartworking, favorite dalla tecnologia e dagli eventi che, a regime, rivoluzioneranno il mondo lavoro e modelli organizzativi tradizionali risultando inadeguati alla nuova realtà.

Il lavoro da remoto e una maggiore autonomia richiederanno un presidio sempre più fermo sia sul rischio di controllo a distanza, che le aziende vorranno poter continuare ad esercitare pur se in forme diverse dal passato, che sul rispetto delle normative sulla privacy.

Le innovazioni tecnologiche, in generale, la digitalizzazione, l’automazione stanno già trasformando radicalmente il mondo del lavoro.

La formazione dovrà essere uno strumento irrinunciabile per poter gestire la fase di trasformazione da parte di lavoratori e sindacato.

Se l’autunno caldo ha portato ad una forte coesione dei lavoratori che ha consentito l’approdo alla firma dello Statuto, il pericolo enorme che vediamo in questa fase è una frammentazione del mondo del lavoro e lo sfaldamento di quel senso di comunità che è la nostra forza. Per contrastare questo rischio serve un sindacato moderno che realizzi pienamente uno dei principi fondanti della CISL: la partecipazione.

Serve un sindacato partecipativo e preparato che entri nelle dinamiche organizzative e sia in grado, non di frenare un’inevitabile processo di innovazione, ma di gestirlo.

L’intervista rilasciata dalla segretaria generale della CISL Annamaria Furlan ad “Avvenire” https://www.cisl.it/notizie/comunicati-stampa/16309-lavoro-furlan-garantire-una-giusta-tutela-e-sicurezza-economica-ad-ogni-persona-che-lavora.html e al “Il Dubbio” https://www.cisl.it/a-proposito-di/16319-cinquant-anni-di-statuto-l-obiettivo-resta-legare-il-destino-delle-aziende-ai-lavoratori-intervento-di-annamaria-furlan-il-dubbio-20-maggio-2020n.html

Siamo lavoratori noi, sono lavoratori i nostri colleghi e lavoratori sono anche i dipendenti della FIRST CISL di Milano a cui va il nostro ringraziamento per l’impegno continuo profuso anche da remoto e nella fatica enorme di questi giorni difficili.

Francesca e Massimo stanno garantendo il presidio dei servizi per tutti, un po’ dietro le quinte Paola svolge il suo prezioso compito amministrativo. Il lavoro di tutti ha permesso alla FIRST CISL di Milano di esserci sempre per sindacalisti e iscritti.  Vogliamo dir loro grazie citando le bellissime parole dei delegati sindacali della Zurich di Milano che condividiamo pienamente

In questo periodo così difficile e delicato scriviamo queste poche righe per ringraziare i dipendenti per l’attività svolta.

Ci hanno supportato nelle nostre richieste, e dobbiamo dar loro atto che a volte non erano semplici e ordinate, ed anche aiutato con i loro preziosi consigli.

Perché lo scriviamo solo oggi?

Perché pensiamo che dire GRAZIE a chi ha reso possibile, tra mille difficoltà, la presenza tangibile della FIRST CISL tra gli iscritti della nostra Azienda, sia un motivo di orgoglio per tutta la nostra organizzazione sindacale.

Ci hanno chiesto “ma in Tadino non si fermano mai?”

No, abbiamo risposto, sono disponibili e raggiungibili anche ora da casa.

Ecco, questa meraviglia sia il plauso a loro e a chi ha sempre garantito il “servizio” in qualsiasi situazione.

Grazie dagli iscritti FirstCisl di Zurich.

Un grazie di cuore a Francesca, Paola e Massimo da parte della Segreteria e di tutti i sindacalisti della FIRST CISL di Milano Metropoli

La Comunicazione della FIRST CISL di Milano Metropoli