Fase2, istituito un coordinamento di controllo

“Dopo due mesi, due fasi, due protocolli confederali, due protocolli ABI e una serie infinita di leggi decreti, ordinanze, regolamenti statali, regionali e comunali, il ritorno alla normalità nel nostro territorio e nelle nostre aziende è ancora lontano. I nostri delegati sindacali e con loro i lavoratori – dichiara Marco Berselli, segretario generale First Cisl Milano Metropoli – continuano a segnalarci problemi, malfunzionamenti, difficoltà e preoccupazioni. Una situazione che ci allarma e allo stesso tempo ci preoccupa per la salute dei bancari, di quella delle loro famiglie e della clientela. Le banche non hanno mai chiuso e i nostri colleghi hanno continuato a garantire con professionalità il servizio a tutti i cittadini e a sostegno dell’economia del Paese, ma non dobbiamo mai dimenticare che la salute è un bene primario e viene prima di tutto”.

In questo particolare contesto, il prefetto di Milano ha inteso costituire un Comitato Territoriale, a cui partecipa anche la Cisl, allo scopo di verificare gli adempimenti contenuti nel decreto 26 aprile.

“Da qui è nata l’idea di un’iniziativa che ci consentisse di essere più efficaci nell’azione sindacale in questa fase di emergenza sanitaria”; aggiunge Berselli.

Infatti, la Segreteria First Cisl Milano Metropoli ha istituito un punto di raccolta centralizzato che riceve, organizza e verifica tutte le segnalazioni che andranno inviate all’indirizzo email segnalazioniFIRSTMI@gmail.com

Il presidio e il coordinamento del servizio verrà garantito dalle segretarie territoriali Maddalena Acquaviti e Rosanna De Giorgi che chiariscono: “Lo scopo di questa iniziativa non è solo raccogliere le problematiche per poterle gestire ma anche, da un lato, fare una mappatura delle situazioni più ricorrenti che si stanno presentando nella fase due (es.: mancanza dei dispositivi di sicurezza, mancato rispetto dei protocolli di sicurezza, problemi di pubblica sicurezza etc..) e, dall’altro, qualora se ne ravvisasse la necessità, fare intervenire le forze dell’ordine o le autorità sanitarie.”

“Siamo consapevoli della delicatezza dell’argomento e le potenziali conseguenze che ne potrebbero derivare. Ai lavoratori che hanno timore di esporsi garantiamo – continua Berselli – oltre al rispetto della legge sulla privacy, l’assoluto anonimato verificando come sindacato le situazioni segnalate”

A titolo di esempio, è richiesto di segnalare la mancanza di dispositivi di protezione individuale come mascherine e gel ma anche eventuali problemi di ordine pubblico quali assembramenti pericolosi che potrebbero venire a generarsi anche in considerazione dell’apertura delle filiali senza appuntamento pur con l’obbligo del distanziamento sociale.

Comunicazione First Cisl Milano Metropoli