Berselli, rivedere l’impostazione del mondo del lavoro nel suo complesso

L’editoriale di Marco Berselli, segretario generale First Cisl Milano Metropoli, dal titolo: “Rivedere l’impostazione del mondo del lavoro nel suo complesso“.

“Pronti via, il lockdown è stato allentato e la Fase2 è stata definita in quasi tutti i suoi dettagli.

Da lunedì 4 maggio quasi quattro milioni e mezzo di lavoratori, la maggioranza al nord – nelle regioni più colpite dalla pandemia – e circa un milione nel solo territorio di Milano e provincia, hanno ripreso le loro attività: nelle fabbriche, negli uffici e sui mezzi pubblici.

Tutto come prima, tutto dimenticato?

Speriamo di no!

Speriamo che questo momento di crisi, che continuerà a produrre i suoi effetti ancora per lungo tempo, ci abbia insegnato qualcosa!

La ripartenza graduale dei settori merceologici ritenuti più sicuri e necessari per riavviare il ciclo economico-produttivo del Paese sembra già però partire zoppa, sembra non tenere nella giusta considerazione alcune situazioni e problematiche di carattere sociale che questa forzata “inattività” ha messo in evidenza.

Per le grandi aziende e per le banche, paradossalmente, appare più agevole riaprire e riorganizzare l’attività, definire nuove strategie di marketing e adottare strumenti per la riduzione dei costi, che predisporre situazioni di assoluta sicurezza negli ambienti di lavoro e individuare le opportune agibilità individuali a favore dei propri dipendenti.

Se da un lato è innegabile la necessità di riavviare il Paese, in tutta sicurezza, dall’altro è altrettanto evidente che la ripartenza economica non corrisponde a quella sociale.

Una discrasia che determina un’assoluta distanza tra i “decisori” e le persone ovvero le mutate esigenze e i problemi quotidiani che questa pandemia ha scoperchiato.

La chiusura delle scuole, ad esempio, comporta un enorme disagio per tutti quei lavoratori, donne in particolare, che si trovano ad affrontare il problema di come gestire i figli.

Una delle tante incognite che la “classe dirigente” di banche e aziende avrebbe il dovere di risolvere, per sé e per tutti i loro collaboratori.

Gli strumenti ci sono e possono solo essere implementati, serve la volontà di sedersi intorno a un tavolo e condividere le soluzioni.

Ma forse non basta!

E’ necessario rivedere l’impostazione complessiva del mondo del lavoro, che favorisca un nuovo modo di conciliare vita-lavoro, in grado di soddisfare contemporaneamente le esigenze meramente economiche a quelle delle persone.

Come First Cisl siamo pronti!”

Comunicazione First Cisl Milano Metropoli

Allegato:  l’editoriale di Marco Berselli