Fineco Bank, raggiunto accordo sul VAP 2019

“Firmato fra FINECO BANK e Organizzazioni Sindacali l’accordo sul premio di produttività 2019 erogazione 2020 che prevede un importo cash pari a 1.150€ a cui si aggiungono ulteriori 600€ per chi scegliesse l’opzione welfare per un totale di 1.750€. Si tratta del primo accordo sul VAP dopo l’uscita di FinecoBank dal Gruppo UniCredit – dichiara Maddalena Acquaviti, segretario responsabile First Cisl Fineco Bank – nato in un contesto reso complicato dall’emergenza sanitaria in atto ma che punta, tuttavia, a costituire una solida base per il futuro”.

“L’accordo, inoltre, prevedendo l’aumento del buono pasto e consolidando per un altro biennio il contributo per la copertura sanitaria, introduce elementi di stabilizzazione che vanno oltre il 2020 allungando così lo sguardo ai prossimi anni.  Fineco è una banca online nata già digitale 20 anni fa e, proprio per questo, potrebbe essersi fatta trovare più preparata a gestire questa fase di emergenza sanitaria rispetto ad altre aziende del settore che si stanno attrezzando solo ora a fornire massivamente servizi a distanza. Il business di Fineco è risultato essere molto solido in questi anni e anche i risultati del primo trimestre 2020 lo confermano ma il contesto nazionale e internazionale di grande difficoltà in cui tutti stiamo vivendo rende il futuro del settore molto incerto e al momento non consente previsioni”.

“Questo accordo – continua Acquaviti” – che vede un incremento superiore al 40% rispetto al VAP 2018, quindi, è ancora più importante proprio perché arriva in un momento di grande instabilità generale a riconoscere l’impegno enorme che i dipendenti di Fineco hanno sempre profuso nel loro lavoro e continuano a mostrare in ogni circostanza.  Contestualmente all’accordo, inoltre, sono state le prorogate le previsioni relative agli strumenti di work-life balance fino a fine anno. Nei prossimi mesi, quindi, Organizzazioni Sindacali e Azienda dovranno verificare l’utilizzo delle soluzioni in essere e valutare l’adozione di nuove in un percorso condiviso. Soprattutto si renderà necessario verificare l’andamento del lavoro da remoto”.

“Prima dell’emergenza meno della metà della popolazione aziendale lavorava in smartworking. L’accelerazione provocata dalla pandemia ha portato, ad oggi, il 95% dei dipendenti a lavorare da casa. Il ritorno alla normalità costringerà a ripensare il progetto per rafforzarlo e, al contempo, renderlo sostenibile a lungo termine per tutta l’azienda immaginando nuove soluzioni organizzative rispetto sia al passato che a questa fase emergenziale. La FIRST CISL di Fineco Bank sostiene da tempo la necessità di un coinvolgimento dei lavoratori superiore a quanto non si sia fatto negli anni passati. Un primo passo è stato realizzato con l’istituzione della Commissione Welfare nel corso del 2019. In quell’ambito – conclude Acquaviti – sarà necessario continuare a lavorare per migliorare la qualità della vita dei dipendenti di Fineco dentro e fuori dall’azienda anche alla luce delle mutate esigenze dei lavoratori”.

Allegato.  comunicato sindacale