15 aprile. La vita ai tempi del Covid-19

“Quando viaggio nella mia stanza dunque, raramente percorro una linea retta: vado dal tavolo verso un quadro posto in un angolo; da lì mi muovo in senso obliquo per andare alla porta; ma, benché partendo la mia intenzione sia proprio quella di recarmici se lungo il percorso incontro la poltrona, non faccio complimenti, e mi ci accomodo all’istante. – Una poltrona è davvero un arredo magnifico; in particolare è della massima utilità per ogni uomo meditativo. Nelle lunghe serate invernali è qualche volta dolce, e sempre prudente distendervisi mollemente, lontano dal chiasso delle riunioni rumorose. – Un buon fuoco, qualche libro, delle penne; quante risorse contro la noia! E ancora che piacere dimenticare libri e penne per attizzare il fuoco e abbandonarsi a qualche dolce meditazione, o buttando giù qualche verso per rallegrare gli amici! Le ore scivolano su di voi e cadono in silenzio nell’eternità, senza farvi sentire il loro triste passaggio.”

 Viaggio intorno alla mia camera – Xavier de Maistre

Chiusi in casa a causa del virus quanti di noi si sono trovati a inventare viaggi immaginari all’interno del proprio appartamento come il protagonista di questo romanzo che si ritrova costretto nella sua camera per 42 giorni di quarantena? Nello spazio stretto della propria casa, si dilata, invece, quello della mente. Pensieri si affollano soprattutto di notte, il momento di unica e vera solitudine, il momento della resa dei conti e dello scontro con le nostre paure ma anche il momento del riposo dalla fatica quotidiana. Ma l’ampliamento dello spazio mentale e lo sviluppo del pensiero creativo può anche essere di grande aiuto per gestire lo stress determinato dalla quarantena e dalla fragilità della condizione che stiamo vivendo.

La dottoressa Rosalba Gerli, psicologa e psicoterapeuta responsabile del servizio psicologico disagio lavorativo, molestie e mobbing della CISL di Milano metropoli, infatti, sostiene “Quanto aprire spazi nuovi di pensiero e immaginazione potrebbe aiutarci per sopperire alle limitazioni fisiche e sociali che stiamo subendo? Tantissimo a mio avviso perché ci consente di gettare lo sguardo oltre le barriere oltre l’ostacolo e aprirci spazi di libertà di pensiero inimmaginabili!”.

La dottoressa ci invita a ritornare ad immaginare un futuro, mentre rispetto al presente si sente la necessità di ritrovare una dimensione spazio-tempo adeguata ai propri bisogni (umani), riorientandosi rispetto ad una realtà in cui ci si sente insicuri, fragili, stranieri. ma come? Riallacciando i legami sociali, alla ricerca di una dimensione collettiva che possa rispondere ai bisogni di condivisione, appartenenza, sicurezza, inclusione, partecipazione, coesione sociale in contrapposizione a quel processo di sgretolamento sociale che sembra realizzarsi laddove scema il valore di essere comunità insieme al concetto di bene comune. (…) I medici, gli infermieri, gli operatori sanitari diventano oggi l’esempio della necessità di fare squadra per poter prendersi cura dell’altro sollecitando anche ad una rivalutazione del significato di reciprocità del prendersi cura e a non “sostare in modalità di pensiero sterili che ci bloccano nella pura lamentela quando invece vi è necessità di accedere ad una modalità più costruttiva che ci consenta di unire le intelligenze per allargare il pensiero e quindi la rosa di conoscenze e possibilità per uscire dal tunnel e superare questa immane catastrofe. Appare forte appare il bisogno di riumanizzare la nostra esperienza del mondo attraverso una riscoperta di: creatività, intelligenza, tempo che sono tre aspetti di valore dell’uomo ma che la maggior parte delle persone ormai vive come fossero beni di lusso.” Inoltre Il virus ci costringe anche a rivedere il nostro concetto di libertà che non significa fare tutto quello che si vuole ma fare ciò che ci può aiutare a vivere tutti meglio, insieme e in armonia. Vale a dire agire con più responsabilità verso sé stessi e verso gli altri perché la salute è un bene comune.”

Augurandoci che stiate tutti bene sia da un punto di vista fisico che psichico, vi lasciamo alla seconda puntata delle pillole di sostegno psicologico che trovate complete in allegato.

Tutto il materiale sul secondo appuntamento con la dottoressa Gerli è qui:

https://www.cislmilano.it/dettagli_articolo/9741/Pillole-di-sostegno-psicologico-in-epoca-di-Coronavirus

 Inoltre oggi segnaliamo

Il comunicato unitario delle segreterie nazionali del settore bancario relativo alla fase due https://www.firstcisl.it/2020/04/coronavirus-sindacati-protezioni-per-i-bancari-anche-nella-fase-due/

Alcuni chiarimenti sulla circolare INAIL n.13 del 3 aprile 2020 http://lombardia.cisl.it/wp-content/uploads/2020/04/Faq-Inail-Coronavirus.pdf

E infine alcune informazioni utili dal comune di Milano:

Mascherine per i rider https://www.comune.milano.it/-/coronavirus.-dal-comune-i-primi-1.000-kit-mascherine-e-guanti-per-la-sicurezza-dei-rider-dei-ristoratori-e-dei-clienti

Il palinsesto cittadino online https://www.yesmilano.it/yesmilano-home

La Comunicazione FIRST CISL di Milano Metropoli