Il Governo cambi passo nella politica economica

“I dati Istat che completano il quadro sul mercato del lavoro italiano nel 2018 svelano due tendenze a nostro avviso molto preoccupanti, il calo degli occupati nell’ultima parte dell’anno dopo diversi trimestri di crescita ed il fatto che le politiche sul lavoro non intaccano il grave fenomeno della disoccupazione giovanile e meridionale”. Così ha dichiarato Luigi Sbarra, Segretario Generale aggiunto Cisl a seguito della pubblicazione da parte di Istat dei dati conclusivi sull’andamento del mercato del lavoro nel nostro paese.

“Non solo si è bloccata la crescita pur lenta dell’occupazione dipendente, ma restano inalterate alcune tendenze che la Cisl da tempo denuncia e che nessuna politica pubblica sta affrontando: i lavoratori a termine sono il 17% dei dipendenti e oltre il 13% del totale degli occupati, nonostante una lieve riduzione tra fine 2018 e inizio 2019, crescono le assunzioni a part time involontario e addirittura nel Mezzogiorno quote crescenti di giovani disoccupati transitano verso la totale inattività”.

“La Cisl a partire dall’incontro con il Ministro Di Maio chiede al Governo un forte cambio di passo nella impostazione della politica economica con interventi e provvedimenti capaci di contrastare il rallentamento dell’occupazione e ad aggredirne i punti di sofferenza con nuove politiche pubbliche condivise e sostenute da azioni coerenti delle parti sociali. Il Governo non può continuare a concentrarsi , in modo isolato, sulle due misure definite dal contratto di governo (Reddito di cittadinanza e quota 100) ma deve dare priorità ad un piano più vasto di inserimento lavorativo dei giovani, di politiche attive e di investimenti, unica vera condizione per rilanciare nei fatti l’occupazione”.

 

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