Scuola Popolare Antimafia, Iannone, la nostra determinazione può erodere l’oppressione

Martedì 3 ottobre, tenuto dal dott. Ciro Dovizio dell’Università degli Studi di Milano, si è svolto a Bergamo il secondo appuntamento della Scuola Popolare Antimafia.

Nel corso della sua relazione incentrata sul tema della “camorra”, il dott. Dovizio, con il suo sguardo da storico, ha fatto emergere le peculiarità di questa organizzazione mafiosa accendendo i riflettori sulla sua forma organizzativa, unica nel suo genere: priva di una struttura formalizzata piramidale e con un’assenza di verticalità, ovvero la contrapposizione e l’avvicendamento di piccoli clan.

Per poter comprendere il fenomeno sarebbe pertanto più opportuno parlare di formazioni camorristiche, considerando il loro aspetto composito e non eterogeneo, prive, rispetto ad altre organizzazioni mafiose, di continuità dinastica.

La forza della camorra può essere fatta ricondurre a tre tipi di relazioni:

– interne, sono soprattutto i rapporti e le alleanze che si vengono ad instaurare nelle carceri e portate all’esterno nella cittadinanza;

– verso il basso, i membri dei clan camorristi hanno il loro vero raggio d’azione nelle città e nei quartieri, invischiandosi nei tessuti imprenditoriali;

– verso l’alto, connessioni e connivenze con diversi esponenti politici.

Se volessimo rappresentare l’isomorfismo della camorra lo potremmo ricondurre ai seguenti aspetti:

– setta, prendendo ispirazione dai riti massonici;

– codice dell’onore, riprendendo e alterando gli usi e i costumi delle famiglie reali ed aristocratiche cerca di assumere le sembianze di una vera aristocrazia del crimine;

– estorsione/protezione, la vera essenza dell’attività criminale è identificabile in una violenza profittevole per ampliare il proprio potere e le ricchezze.

Appare importante sottolineare come nella lotta contro le mafie ogni passo compiuto è come un seme piantato per un futuro più giusto, come gocce d’acqua che scolpiscono la pietra la nostra determinazione può erodere l’oppressione.

“Prosegue l’impegno dei sindacalisti First Cisl lombardi nel percorso di formazione della Scuola Popolare Antimafia, per una diversa e diffusa cultura della legalità. Anche nella ricca Lombardia – ha commentato Andrea Battistini, segretario generale First Cisl Lombardia – si registra un’espansione del potere di influenza criminale, come ha ricordato pochi giorni fa Monsignor Delpini al Consiglio comunale di Milano ai numerosi banchieri intervenuti, denunciando come in città circoli molto denaro sporco, proveniente da traffici illeciti, al servizio della prepotenza della malavita organizzata. Inoltre, ha fortemente richiamato le banche al loro ruolo di sentinelle, e ha ricordato la loro vocazione originaria, in qualità di promotrici di sviluppo per le famiglie e gli imprenditori. Le scelte creditizie e l’abbandono progressivo del territorio favoriscono proprio la criminalità organizzata a cui sono costretti a rivolgersi coloro che non trovano risposte nel sistema bancario. In perfetta sintonia – ha concluso Battistini – direi, con le sensibilità che stanno emergendo nel percorso formativo e di confronto con i docenti, e tra cittadini”.

Rossella Iannone
Segretaria First Cisl Bergamo