Cisl, proposta di legge di iniziativa popolare, Battistini, “Partecipare, Conviene”

Lo scorso 1° giugno, da piazza del Popolo a Roma, è partita la campagna della Cisl per la raccolta delle firme a sostegno della Proposta di legge di iniziativa popolare “La partecipazione al lavoro. Per una governance d’impresa partecipata dai lavoratori”, depositata presso la Corte di Cassazione di Roma in data 20 aprile.

In sintesi, i primi 2 articolo, dei 22 che compongono la Proposta, definiscono in maniera chiara le linee del progetto partecipativo della Cisl:

Articolo 1 (Finalità e oggetto)

La presente legge disciplina la partecipazione gestionale, finanziaria, organizzativa e consultiva dei lavoratori alla gestione, alla organizzazione, ai risultati e alla proprietà delle aziende, in attuazione dell’articolo 46 della Costituzione e nel rispetto dei principi e dei vincoli derivanti dall’ordinamento comunitario e internazionale. Introduce, altresì, norme finalizzate all’allargamento e al consolidamento di processi di democrazia economica e di sostenibilità delle imprese.

Articolo 2 (Definizioni)

Ai fini e agli effetti della presente legge, si intende per:

  • partecipazione gestionale: la pluralità di forme di collaborazione dei lavoratori alle scelte strategiche dell’impresa;
  • partecipazione economico-finanziaria: la partecipazione dei lavoratori ai profitti e ai risultati dell’impresa, anche tramite forme di partecipazione al capitale, tra cui l’azionariato;
  • partecipazione organizzativa: il complesso delle modalità di coinvolgimento dei lavoratori nelle decisioni relative alle varie fasi produttive e organizzative della vita dell’impresa;
  • partecipazione consultiva: la partecipazione che avviene attraverso l’espressione di pareri e proposte nel merito delle decisioni che l’impresa intende assumere;
  • impresa socialmente sostenibile: l’impresa che persegue volontariamente il raggiungimento di obiettivi di equità sociale e di protezione ambientale con finalità economiche di creazione di valore per tutti i portatori di interesse;
  • contratti collettivi: i contratti collettivi nazionali, territoriali o aziendali stipulati da associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale e i contratti collettivi aziendali stipulati dalle loro rappresentanze sindacali aziendali ovvero dalla rappresentanza sindacale unitaria …;
  • piccoli azionisti: ai fini della presente legge, i titolari di quote azionarie non superiori a 40.000 euro pro capite e, comunque, non superiori all’1 per mille dell’intero capitale sociale della società di riferimento. … .

“Si tratta di una proposta per realizzare un sistema partecipativo diversificato – commenta Andrea Battistini, segretario generale First Cisl Lombardia – che permette di scegliere il modello, singolo o integrato, più adatto ai differenti contesti economici, di settore o aziendali: da quello gestionale, ‘alla tedesca’, a quello economico finanziario, ‘alla francese’, a quello organizzativo e consultivo.

Anche nella piattaforma di rinnovo del Ccnl Abi si chiede l’attuazione dell’art. 46 della Costituzione e l’avvio di nuove forme partecipative all’interno del settore bancario, perché ‘Partecipare, Conviene’: crea valore, favorisce la condivisione di progetti, idee, strategie e obiettivi all’interno di una comunità aziendale che è, in primis, una comunità di persone.

Solo attraverso la partecipazione possiamo realizzare nuovi modelli organizzativi e aziendali, condivisi, più flessibili, che meglio rispondano ai cambiamenti, alle nuove sfide, alle aspettative delle persone, ai mercati. Dopo lo Statuto dei lavoratori che, nel 1970, ha ‘portato la Costituzione’ nelle fabbriche, la Partecipazione – conclude Battistini – si propone di garantire a tutti i lavoratori piena cittadinanza nel mondo del lavoro e dell’impresa”.

L’idea di Partecipazione è parte fondamentale anche dello Statuto Confederale Cisl che, all’art.2, sottolinea come “le condizioni dell’economia debbono permettere lo sviluppo della personalità umana attraverso la giusta soddisfazione dei suoi bisogni materiali, intellettuali e morali, nell’ordine individuale, familiare e sociale.”, attraverso:

  • la partecipazione dei lavoratori alla gestione dell’unità produttiva e la loro immissione nella proprietà dei mezzi di produzione;
  • la partecipazione dei lavoratori alla programmazione ed al controllo dell’attività economica;
  • l’attuazione di radicali riforme atte alla utilizzazione, nell’interesse della collettività, di tutte le risorse del paese.

Comunicazione First Cisl Lombardia

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