Per salvaguardare i risparmiatori:
– definizione per ciascun cittadino di un unico questionario Mifid valido in qualunque banca e gestito da un’unica centrale Mifid nazionale;
– attribuzione alla Consob della responsabilità di verificare l’effettiva rischiosità dei prodotti finanziari venduti dalle banche e di vigilare sulle anomalie dei profili Mifid;
– divieto per le banche di utilizzare finestre temporali ristrette per la vendita di prodotti finanziari.
Il terzo punto del Manifesto sottolinea nelle premesse come, in ossequio alla tutela del risparmio sancito dall’art. 47 della nostra Costituzione, i “soggetti abilitati” (banche) debbano “comportarsi con diligenza, correttezza e trasparenza, per servire al meglio gli interessi dei clienti e per l’integrità dei mercati”.
“Con la recente introduzione della nuova disciplina MifidI II – dichiara Matteo Barbetta, segretario generale First CIsl Sondrio – si tenta di rimediare all’inefficacia della previsione normativa precedente che, com’è noto, ha prodotto storture che non hanno impedito di colpire li risparmio.
First Cisl propone con forza un questionario Mifid unico per tutti gli intermediari, per evitare la possibilità di avere diverse classificazioni del risparmiatore. Tale questionario, a nostro avviso, deve essere redatto a livello nazionale dalla Consob contestualmente al cosiddetto algoritmo per la codifica delle risposte. Certamente è un’idea rivoluzionaria che, se accompagnata – e qui di nuovo c’è la proposta First Cisl – da una certificazione del rischio associata agli strumenti e prodotti finanziari, da una creazione di presidi procedurali volti ad assicurare la corretta certificazione e al divieto delle cosiddette “campagne prodotto”, potrebbe evitare le gravi conseguenze che hanno colpito i risparmiatori in questi anni. Non è un libro dei sogni quello che proponiamo – conclude Barbetta – ma un libro di idee concrete che possano tutelare i risparmiatori e ridare fiducia al sistema bancario”.

Comunicazione First Cisl Lombardia