Mifid II, tutela del risparmio e dei lavoratori. Le proposte First Cisl all’Europa

Come riportato dal sito First Cisl, oggi si svolge a Siena la conferenza europea organizzata da First Cisl sulla direttiva Mifid II e i suoi riflessi su clientela e lavoratori delle banche. Le proposte per una riforma in chiave sociale del sistema

La direttiva europea Mifid II si propone di elevare lo standard di protezione dei risparmiatori vincolando gli intermediari finanziari ad agire nel loro migliore interesse. Un obiettivo che ad oggi non può dirsi raggiunto. Gli effetti della direttiva non riguardano però solo i risparmiatori. Quale impatto hanno avuto le norme volute dal legislatore europeo sull’organizzazione del lavoro in banca e quali riflessi, per esempio sotto il profilo delle cosiddette “pressioni commerciali”, sulla condizione dei lavoratori chiamati a darvi applicazione?

Questi temi saranno al centro della conferenza europea “Le banche come strumenti di politica pubblica, socialmente responsabili della tutela del risparmio”, che First Cisl organizza il 23 settembre a Siena, presso Palazzo Clementini Piccolomini (qui il programma).

Ad aprire i lavori sarà il segretario generale dei bancari della Cisl Riccardo Colombani, che parteciperà alla discussione con qualificati esponenti del mondo accademico e finanziario. A moderare i lavori Marco Cilento, responsabile relezioni istituzionali Etuc. Le conclusioni saranno affidate a Domenico Iodice, direttore scientifico del progetto.

L’iniziativa si inscrive nell’ambito del progetto di ricerca europeo VS/ 2019/0097 “Changes in the financial Labour Market: the impact of Directive 2014/65 (MiFID II) and Digitalization. The key role of Social Dialogue and Industrial Relations to manage the transition from traditional to hybrid contracts for a renewed protection”, di cui First Cisl è capofila.

Oltre ad una ricognizione dei problemi connessi alla Mifid II ed alla sua applicazione, First Cisl intende avanzare una serie di proposte tese a migliorare la qualità del rapporto tra intermediari e clientela nel senso di una maggiore trasparenza, a ricalibrare le politiche di incentivazione e remunerazione del personale, ad impostare su nuove basi la consulenza finanziaria, a rivedere in profondità le modalità con le quali oggi, attraverso il questionario Mifid, si certifica il profilo degli investitori. Un progetto organico di riforma che punta a riconnettere il risparmio al suo valore di bene da tutelare – come prevede la Costituzione – nell’interesse di tutta la società.