Dialogo, ascolto e confronto, strumenti per conseguire soluzioni comuni

Dopo essersi concluse le assemblee unitarie per presentare e discutere l’ipotesi di Accordo ponte del Contratto integrativo aziendale sottoscritto dalle Rappresentanze sindacali del Gruppo Unipol lo scorso 28 febbraio 2024, le lavoratrici ed i lavoratori sono stati chiamati ad esercitare il proprio diritto di voto attraverso un referendum svoltosi in modalità telematica.

La partecipazione attiva manifestata alle assemblee, il voto espresso e, in generale, l’adesione alla vita sindacale costituiscono pilastri fondamentali della democrazia e del benessere sociale all’interno della nostra comunità.

L’ampia partecipazione al referendum, in particolare, è sintomo di un grande coinvolgimento da parte delle lavoratrici e dai lavoratori verso i temi illustrati e dibattuti nelle assemblee. È un forte segnale di coesione che si è forgiato anche attraverso il dialogo, l’ascolto e il confronto nelle piazze.

Grazie a questo consenso, ora possiamo permetterci di presentarci al prossimo tavolo negoziale forti di un sentimento collettivo ritrovato – non solo tra i componenti delle sigle sindacali, ma anche con tutta la popolazione aziendale – quale strumento utile per conseguire soluzioni comuni. Abbiamo dunque gli elementi necessari per agire in rappresentanza delle lavoratrici e dei lavoratori durante la prossima tornata contrattuale.

Nunzio Diana, segretario responsabile di First Cisl Gruppo Unipol, evidenzia l’importanza dell’agire collettivo, che si era perduto a seguito dell’ultimo rinnovo del Contratto integrativo aziendale: “In questi anni abbiamo recuperato il piacere di partecipare unitariamente all’azione sindacale, per il bene di tutta la popolazione aziendale e per contrastare l’operato di un Gruppo che sembra ignorare il sacrificio, il sudore e l’impegno delle dipendenti e dei dipendenti che hanno reso possibile enormi successi economici”.

Ritrovare una compattezza ed una unità sindacale è stato necessario per evitare possibili fraintendimenti che avrebbero potuto, in fase contrattuale, mettere a rischio il destino lavorativo delle colleghe e dei colleghi, dal Contact center sino agli uffici di direzione.

L’unità sindacale, tuttavia, è stato solo il primo passo per recuperare potere contrattuale nei confronti dell’azienda: “Era necessaria la partecipazione di tutti”, prosegue Nunzio Diana, “per essere tutti insieme parte di un progetto comune”.

Santa Crisci, segretaria responsabile First Cisl Unisalute, sottolinea che “Oggi finalmente c’è stato un confronto. Il sindacato, da un lato, ha voluto dare il proprio contributo, indicando quanto unitariamente è stato portato sul tavolo della trattativa, e, dall’altro, le lavoratrici e i lavoratori, attraverso il loro voto, hanno esercitato il diritto di indicarci la strada giusta da intraprendere”.

Il Contratto integrativo aziendale ponte vuole essere preparatorio all’imminente futuro che ci attende: le trattative per il prossimo rinnovo (2025 – 2027) e per il lavoro agile. “Abbiamo fatto un lungo percorso non privo di difficoltà”, evidenzia Giampaolo Rossi, segretario responsabile della Sas di complesso First Cisl Gruppo Unipol, “ma le abbiamo affrontate e superate unitariamente e questo è stato sicuramente un valore aggiunto.”

Un rinnovo contrattuale è sempre frutto di una mediazione tra le parti, ognuna delle quali rinuncia a qualcosa. “Questo è un accordo cosiddetto ponte che”, prosegue Giampaolo Rossi, “si poneva l’obbiettivo di recuperare in parte il potere d’acquisto, aggiungere alcuni ritocchi salariali frontali e permanenti e, non ultimo, evitare di perdere una ulteriore tornata contrattuale”.

La riflessione emersa durante le assemblee ha, di fatto, posto in risalto il legame di questo accordo con le prossime trattative aziendali: accordo ponte significa proiettarsi verso qualcosa di diverso, di migliore; un’ulteriore tappa di un percorso che stiamo facendo insieme per raggiungere un obiettivo comune. Questo Accordo ci darà slancio per i prossimi, sanando un ritardo accumulatosi a causa della pandemia.

Le lavoratrici ed i lavoratori hanno dimostrato, ancora una volta, quanto la partecipazione sia estremamente importante per raggiungere obiettivi condivisi e per riflettere sulla crescita personale e collettiva. Il sindacato deve farne tesoro e continuare ad agire per la tutela dei diritti economici e contrattuali.

Non sarà facile, non lo nascondiamo, ma grazie al vostro sostegno e al dibattito, anche nei corridoi dell’azienda o di fronte alle macchinette del caffè, avremo modo di esercitare nel miglior modo possibile l’azione di rappresentanza.