Siglato l’accordo che consentirà il ricambio generazionale nel Gruppo consentendo fino a 500 uscite anticipate volontarie a fronte di altrettante assunzioni che saranno effettuate entro la metà del 2029. A queste si aggiungeranno altre 90 assunzioni entro fine anno, molte delle quali già effettuate in queste settimane. Rispetto a quanto prospettato originariamente i dirigenti interessati dall’esodo saranno conteggiati in aggiunta ai 500 posti disponibili.
Il personale che matura il diritto alla pensione (vecchiaia o anticipata) nel periodo tra il 1° gennaio 2027 ed il 31 dicembre 2029 (pagamento della pensione dal 1° gennaio 2030) potrà aderire volontariamente la Fondo di Solidarietà presentando domanda irrevocabile entro fine febbraio 2026.
Agli esodati spetterà un incentivo pari a 1/12 della RAL (retribuzione annua lorda), il mantenimento dell’assistenza sanitaria (fino all’intero anno di uscita dal FDS), il mantenimento delle condizioni bancarie agevolate (fino all’uscita dal FDS) ed infine il riconoscimento di un importo pari al contributo mensile aziendale alla previdenza complementare moltiplicato per i mesi di permanenza nel FDS.
Le 500 uscite saranno suddivise in due finestre: fino a 300 persone dal 1° luglio 2026 e fino a 200 persone dal 1° giugno 2027.
Nel caso le domande superassero i posti disponibili sarà consentito l’accesso prioritario al FDS ai portatori di handicap grave, a chi assiste un parente di primo grado ai sensi della legge 104, agli invalidi dal 60% in poi e ai lungo assenti prossimi al superamento del periodo di comporto. Esaurite queste priorità altri 50 posti saranno riservati al personale appartenente a ruoli coinvolti dai processi di riorganizzazione in atto nel Gruppo.
L’azienda darà riscontro agli interessati all’esodo entro la fine di aprile 2026.
Al Personale che cesserà dal servizio per la maturazione dei requisiti pensionistici entro il 31.12.2027, verrà riconosciuto un incentivo al pensionamento fissato indicativamente nella misura del 35% della RAL garantendo il mantenimento dell’assistenza sanitaria fino al 31.12 dell’anno di uscita secondo le previsioni vigenti presso ciascuna Azienda del Gruppo.
“L’accordo di ricambio generazionale attua la piena sostituzione tra uscite attraverso l’accesso al Fondo di solidarietà di settore e assunzioni – sottolinea Giacinto Palladino, coordinatore nazionale First Cisl – Crédit Agricole Italia continua a dimostrare attenzione al territorio e all’occupazione, proseguendo un percorso che attesta la lungimiranza di approccio alla crescita. È necessario infatti che i capitali diventino pazienti e che la crescita di valore per gli azionisti si crei attraverso gli investimenti piuttosto che attraverso la mera riduzione dei costi.”.
