Lo chiamavano incentivante: smarriti tra le solite incertezze

In occasione dell’incontro dello scorso 4 giugno con l’Azienda abbiamo rappresentato una serie di perplessità in merito ai primi riscontri sull’erogazione del Sistema Incentivante 2023.

Come OOSS continuiamo a sostenere da tempo che per incentivare i colleghi serve sia disponibilità economica che un processo che risulti chiaro, trasparente, e pienamente rispettoso delle normative di CCNL e di Policy Aziendale. Diversamente, come sta avvenendo, ci si ritrova impantanati in un impianto che somma di anno in anno elementi di incertezza, con una struttura particolarmente complicata, ricca di aspetti difficilmente comprensibili, che finisce per generare confusione tra i colleghi, provocando una sorta di fase di rigetto.

Questo comporta che il termine “incentivante” si associa sempre più a una sensazione di palese incertezza che non favorisce certamente la partecipazione dei colleghi ai risultati dell’azienda.

Nel comunicato sindacale facciamo un breve riepilogo con le risposte ricevute dall’azienda e di quelle che ancora siamo in attesa di ricevere una volta definiti i dati a consuntivo. Si tratta di un lungo (e parziale) elenco dei tanti aspetti che rafforzano le tesi sindacali rispetto a un impianto che procede tra dubbi, incertezze, vuoti di comunicazione con i colleghi smarriti tra penalizzazioni sul recupero dell’adeguata verifica, mancata erogazione ai family advisor, penalizzazione per mancate fruizioni di ferie, ex festività e corsi, tardive attribuzione dei budget ed altri aspetti riportati in dettaglio nel comunicato sindacale.