Secondo le stime dell’Oms – l’Organizzazione mondiale della sanità – sono coinvolte oltre 200 milioni di ragazze, tra cui purtroppo moltissime bambine, prevalentemente dell’Africa, del Medio Oriente, dell’Asia, dell’America Latina e tra le comunità provenienti da queste regioni.
Si stima inoltre che, sebbene illegale nell’Ue, circa 600mila donne che vivono in Europa siano state vittime di questa pratica e che altre 180mila sarebbero a rischio in 13 paesi comunitari, Italia compresa. Un quadro drammatico, connesso anche al fenomeno delle spose bambine, che ogni anno si alimenta di nuovi casi.
Di fronte al concreto rischio che le diverse dinamiche di destabilizzazione, aumento di povertà e disuguaglianza in atto in questi anni possano far peggiorare questa piaga, la Cisl e l’Anolf riconfermano l’impegno a promuovere una cultura del rispetto e delle pari opportunità contro ogni forma di abuso e violenza.
Con la campagna di sensibilizzazione “MGF –Mutilazioni Genitali Femminili” Cisl e Anolf proseguiranno nel percorso a sostegno di azioni d’informazione e sensibilizzazione rivolte alle donne immigrate, insieme al rafforzamento e al potenziamento della presenza in tutti gli ambiti territoriali e nei relativi presidi sanitari.
È una battaglia di civiltà e di umanità che non vogliamo e non possiamo perdere. Abbiamo bisogno di affermare e concretizzare il valore della solidarietà tra donne e uomini, come base di un’azione collettiva per il bene comune.
Il manifesto Cisl e Anolf per il 6 febbraio 2023