Il d.lgs. n. 104/2022 nella prospettiva del diritto sindacale. Quale futuro per le relazioni industriali?

Tratto da www.bollettinoadapt.it n.1/2023

Il d.lgs. n. 104/2022 nella prospettiva del diritto sindacale. Quale futuro per le relazioni industriali?” è il titolo del nuovo approfondimento, pubblicato da Adapt, a cura di Domenico Iodice, membro del Comitato scientifico Fondazione Fiba e responsabile del settore C.A.First. I temi oggetto del working paper saranno sviluppati nel corso della riunione First Cisl che si terrà a Roma nei giorni 16 17 e 18 gennaio prossimi e che prevede anche un confronto-dibattito con il noto giuslavorista, Avv. Giampiero Falasca.

Nel documento Iodice evidenzia come il d.lgs. n. 104/2022 implementi alcuni diritti individuali, in prevalenza di natura informativa, e ne rafforzi l’esigibilità. La tutela dei diritti è però affidata esclusivamente all’iniziativa delle singole lavoratrici e dei singoli lavoratori: in sostanza il Decreto agisce nel solco della tendenza legislativa in atto, che sembra quasi disintermediare la rappresentanza collettiva dei diritti soggettivi nel rapporto di lavoro.

Allo squilibrio di forza contrattuale tra parte debole e parte forte, tipica del rapporto di lavoro, non può essere posto rimedio con le sole tutele individuali di legge: la pervasività dei sistemi informatizzati di controllo delle performance e la correlata invasività nella sfera personale rendono necessario un monitoraggio costante e complessivo dell’organizzazione del lavoro. Occorrerà pertanto che il dialogo sociale sviluppi in autarchia, con intelligenza sociale e lungimiranza politica, le condizioni e gli strumenti giuridici per rafforzare l’area e l’efficacia della contrattazione collettiva.

Occorre attivare una interlocuzione sindacale, sia a livello settoriale sia a livello aziendale, per acquisire le informazioni relative ai sistemi automatizzati adottati dalle imprese. Si tratta dell’unica leva diretta, introdotta dalla riforma, per avviare un confronto sindacale su principi e criteri di costruzione degli algoritmi gestionali, nonché su forme di monitoraggio operativo e correttivi da introdurre a valle dei processi. In secondo luogo, occorre utilizzare anche le leve indirette: verificare la coerenza degli attuali impianti contrattuali di primo e di secondo livello con le nuove norme di legge sui diritti individuali, procedere agli eventuali adeguamenti normativi, almeno in occasione dei rinnovi degli accordi collettivi a scadenza.

L’approfondimento a cura di Domenico Iodice