Chat e Gruppi WhatsApp — ATTENZIONE!!! —

Inoltriamo un contributo preparato da Maurizio Loni sul tema dell’utilizzo improprio di messaggistica WhatsApp ad opera di alcuni colleghi, in particolare da parte di coloro che rivestono ruoli manageriali.

E’ un tema molto delicato che presenta possibili pesanti risvolti disciplinari, anche nei confronti di chi faccia semplicemente parte di Gruppi WhatsApp, non autorizzati dall’Azienda, ove circolino informazioni di natura riservata.

Un carissimo saluto.

Massimiliano Marino
Segretario Responsabile
FIRST CISL in Deutsche Bank Spa

 

” Carissimo/a Collega,

ci giungono numerose segnalazioni su un utilizzo continuo della messaggistica con gruppi e chat whatsapp da parte di colleghi aventi ruoli manageriali.

Chat e gruppi di whatsapp ai quali si viene aggiunti spesso senza preventiva richiesta e nei quali vengono veicolati informazioni, comunicazioni aziendali, classifiche e ritardi dei vari sportelli su un collocamento di un prodotto rispetto ad un altro, e similari, anche senza limiti di orario.

Tutte informazioni e comunicazioni per le quali può anche configurarsi un obbligo di privacy, perché connesse a strategie aziendali che richiedono una trasmissione e condivisione attraverso piattaforme criptate e sicure quali sono le email aziendali – di fatto l’unico strumento riconosciuto come tale dall’azienda.

Dobbiamo infatti ancora una volta evidenziare come Deutsche Bank abbia in tutte le sedi ribadito in maniera chiara e stringente che l’utilizzo di whatsapp, delle chat e dei gruppi connessi non sia assolutamente in linea con qualsivoglia finalità aziendale.

Eventuali utilizzi impropri – peculiari delle modalità sopra esposte- potrebbero a nostro avviso comportare conseguenze disciplinari non solo per chi i gruppi e le chat li ha creati, veicolando delle informazioni, ma anche per chi semplicemente si limita a farne parte.

Non vi è nessun obbligo di “subire” adesioni a chat e gruppi whatsapp non richiesti, né tanto meno a dover far parte di essi, spesso con invio di messaggistica ben al di fuori dell’orario di lavoro.

La nostra attenzione è ovviamente massima sull’argomento e attraverso i nostri rappresentanti presso la Commissione Politiche Commerciali ci faremo portatori della questione che rappresenta a tutti gli effetti una importante e preoccupante forma di pressione commerciale da un lato, ma anche fonte di potenziali conseguenze disciplinari per i colleghi e rischi reputazionali per la stessa azienda.

Nel restare ovviamente a disposizione,

ti saluto cordialmente. “