In occasione della XV edizione di Adapt International Conference 2025, “Work and non-work, today. Reframing the issue through an interdisciplinary perspective”, si è svolta venerdì scorso, al Centro congressi Giovanni XXIII di Bergamo, la conferenza conclusiva del progetto europeo “#Cfr – Responsabilità familiare d’impresa attraverso le relazioni industriali”, promosso da First Cisl e finanziato dalla Commissione europea. Domenico Iodice, Project manager del progetto e Segretario nazionale First Cisl con delega sul Credito Cooperativo, ha aperto la giornata con una relazione dettagliata sulle risultanze di due anni di ricerca, studio, formazione e dibattito.
Il fil rouge del percorso biennale è stato lo sviluppo di una cultura del lavoro (e del rapporto di lavoro) come capacità, “tempo” e “luogo” di relazioni tra persone, dentro e fuori l’azienda. Tale dimensione ha una valenza non solo sociale, ma anche e soprattutto economica, in gran parte ancora inesplorata. La normativa europea in ambito Esg fornisce un importante sostegno alla negoziazione collettiva al fine di sviluppare politiche economiche e modelli di investimento che coniughino più aspetti: armonizzazione vita-lavoro, tutela del diritto di relazione dentro e fuori dal luogo di lavoro, reputazione aziendale e aumento della produttività.
“First Cisl sta promovendo un cambiamento in ottica di sostenibilità sociale delle politiche di impresa – afferma Domenico Iodice – e ciò significa valorizzare attraverso la contrattazione collettiva l’attività di cura, dentro e fuori dalle aziende, come elemento intrinseco e qualificante del rapporto di lavoro: si può parlare, in tal senso, di un inedito filone di contrattazione che definirei reputazionale. Nel settore bancario e assicurativo italiano esistano già istituti virtuosi come la long-term care. Occorre aumentarne le prestazioni ed estenderne le coperture all’ambito familiare, sulla scorta di esperienze significative come, nel credito cooperativo, quella di Cassa Mutua Nazionale, esperimento sociale di democrazia partecipativa la cui natura deve essere preservata e promossa”.
Alla successiva tavola rotonda “Corporate responsibility toward employee’s family through industrial relations / Responsabilità d’impresa verso la famiglia dei lavoratori attraverso le relazioni industriali”, moderata da Sergio Luciano, direttore di Economy, insieme al Segretario generale nazionale First Cisl Riccardo Colombani, hanno partecipato anche Orsetta Causa, senior economist dell’Ocse, Luca Pesenti, Università Cattolica del Sacro Cuore, Silvia Spattini, Visiting Fellow Cnel.
Il prestigioso panel di relatori ha declinato temi critici che qualificano l’area di intervento della contrattazione collettiva per la responsabilità familiare di impresa, come l’affermazione di una vera soggettività familiare, il contrasto al gender gap, la ridefinizione delle misure fiscali in ottica europea, l’aumento dei servizi per la prima infanzia, delle flessibilità orarie, dei permessi dedicati alle necessità della famiglia, la rendicontazione e misurazione della qualità delle scelte d’impresa, mediante appositi indicatori e classifiche di sostenibilità.
Nelle conclusioni della tavola rotonda, Riccardo Colombani ha sottolineato “l’importanza della long-term care familiare, istituto che dovrà, ancora di più nell’attuale situazione demografica, garantire benessere e certezze di trattamento in tutte le fasi del ciclo di vita di lavoratrici e lavoratori del settore, costituendo un essenziale fattore di coesione sociale e di riconoscimento identitario. La questione diventa di importanza centrale nella prospettiva del rinnovo dei Contratti collettivi nazionali di lavoro di Abi e Federcasse, di imminente scadenza. Anche i processi di datificazione e transizione digitale, che stanno attraversando il nostro settore, devono essere governati dalla contrattazione collettiva, affinché l’intelligenza artificiale sia complementare e non sostitutiva del lavoro. La cabina di regia bilaterale di settore deve assumere responsabilmente l’obiettivo di guidare i processi verso un sistema socialmente sostenibile”.
Roma, 1° dicembre 2025
Cooperfirst – Coordinamento Credito Cooperativo
Qui il comunicato
























