Assemblea Federcasse, Colombani: Credito cooperativo fondamentale per territori e comunità, il futuro è la partecipazione

L’Assemblea annuale di Federcasse si è svolta questa mattina, a Milano, presso il Teatro alla Scala, luogo simbolo di cultura, naturalmente caratterizzata da diversità e inclusione, elementi fondamentali nel mondo artistico quanto per uno sviluppo armonico delle persone.

“Persone al centro” del mondo del Credito Cooperativo, impegnato per i prossimi cinque anni a superare dieci sfide lanciate nel corso della Spring School 2025, tra le quali troviamo temi, già attenzionati da First Cisl, quali la digitalizzazione e l’intelligenza artificiale.

L’assemblea di quest’anno è stata dedicata al tema “Intelligenze plurali per il bene comune”: è importante trovare un momento di riflessione condiviso riguardo a un tema dirimente quale il bene comune, obiettivo naturalmente perseguito dal credito cooperativo quanto dalle parti sociali.

Delle diverse intelligenze che devono scendere in campo si è dibattuto nella tavola rotonda con il professor Francesco Billari e la professoressa Elena Beccalli, partendo da quella collettiva, che prende vita dall’ascolto e dal sano confronto di tutte le voci coinvolte, a quella artificiale, che si deve necessariamente esprimere entro un perimetro definito dalle persone, alle quali rimane la responsabilità delle scelte di attuazione. Persone che non devono soccombere ad una sostituzione uomo-macchina in nome dell’efficientamento del lavoro ma che devono “mettere la testa e non solo le mani nell’impresa” poiché la partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori nelle aziende, intesa come condivisione, può creare abbondanza di vita quando prende le forme di maggiore democrazia.

A questo aspetto ha dedicato un passaggio importante Augusto Dell’Erba, Presidente di Federcasse, quando si è riferito alla vitalità che la democrazia garantisce alle banche di credito cooperativo e che, per tale ragione, devono ripensare le regole della buona governance e farsi promotrici di momenti per aumentare la conoscenza e la consapevolezza.

Dalla relazione introduttiva di Dell’Erba emerge un comparto bancario che nel 2024 ha fatto registrare risultati economici eccezionali: la raccolta delle Bc ha superato i 200 miliardi di euro, mentre gli impieghi lordi delle Bcc hanno raggiunto la soglia dei 141 miliardi, dove a fine marzo scorso l’incidenza dei mutui sul totale degli impieghi era del 81,9% contro i 57,1% del resto del sistema bancario. Inoltre, il patrimonio complessivo delle Bcc alla stessa data era di 26,1 miliardi con un Cet1 ratio del 26,7%, dato superiore di 9 punti rispetto a quello medio del settore bancario. La capacità economica che il settore esprime, nel rispetto del paradigma cooperativo, è lo strumento fondamentale in grado di supportare le comunità nelle quali insiste, promuovendo lo sviluppo, l’inclusione e la coesione territoriale, naturale conseguenza della prossimità maggiormente espressa con il presidio in aree abbandonate dai maggiori gruppi bancari, così come richiamato da Alessandro Azzi, Presidente della Federazione Lombarda, nel corso del suo saluto.

“Da sempre First Cisl sostiene la necessità di una maggiore presenza della cooperazione per riequilibrare la straripante competizione che è disfunzionale al bene comune. Questo obiettivo, rilevante per il sistema Paese, può essere perseguito innanzitutto dalle Bcc attraverso l’aumento delle quote di mercato del risparmio e del credito, reso possibile dalla significativa destinazione a riserva degli utili degli ultimi anni, che presumibilmente continueranno anche per l’anno in corso, e dagli spazi che inevitabilmente saranno aperti dagli esiti del risiko bancario” dichiara il Segretario generale nazionale First Cisl Riccardo Colombani commentando la relazione svolta dal Presidente di Federcasse.

“Parlare di bene comune vuol dire, innanzitutto, perseguire una gestione coerente del Credito cooperativo attraverso la definizione di forme di partecipazione che riguardano la governance complessiva, a partire dalle Bcc per arrivare alle fondamentali articolazioni del sistema e agli enti bilaterali. In questo quadro va sottolineata, come ha fatto nella sua relazione il Presidente Dell’Erba, la capacità del credito cooperativo di garantire un presidio partecipato e consapevole del territorio. La presenza sul territorio è fondamentale per la costruzione di un modello di capitalismo più attento alla persona ed ai bisogni delle comunità, ma – conclude Colombani – la capacità del credito cooperativo di dare nuova linfa alla sua missione restando nel solco del principio della mutualità prevalete può passare solo dalla partecipazione”.

Milano, 18 luglio 2025

CooperFist – Coordinamento Credito Cooperativo


Qui il comunicato