Merlini, l’entrata in vigore della Riforma delle Bcc non sarà una passeggiata

“… il sistema di relazioni sindacali del credito cooperativo richiede una rinnovata assunzione di responsabilità, in una logica di coinvolgimento, non di contrapposizione”; sono le parole pronunciate dal Presidente di Federcasse Augusto dell’Erba nel corso della sua relazione, in occasione dell’Assemblea Nazionale tenutasi a Roma lo scorso 9 novembre.

Un’affermazione interessante e, allo stesso tempo, impegnativa quella pronunciata dal Presidente dell’Erba, “come First Cisl – dichiara Pier Paolo Merlini, segretario nazionale con delega sulle Bcc – abbiamo già dato prova, in molte occasioni, di essere in grado di assumerci la responsabilità e il coraggio di scelte innovative che vadano in una logica di coinvolgimento. Ne abbiamo pagato anche le conseguenze, ma siamo comunque convinti che la strada che abbiamo intrapreso sia corretta”.

Dalle parole ai fatti, verrebbe da dire, i temi sul tappeto sono parecchi: dal rinnovo del Contratto collettivo di lavoro alla rivisitazione del Regolamento del Fondo di Solidarietà di settore per “arrivare” alle problematiche relative al Fondo Pensione del credito cooperativo.

L’entrata in vigore della Riforma non sarà una passeggiata e, alla luce degli emendamenti presentati in Senato nella sesta Commissione Finanza e tesoro, dovremo avere la capacità di affrontare e governare la nuova realtà.

“Dobbiamo ripartire dal basso, dai territori, dagli artigiani, dai commercianti, dalle piccole imprese, dalle persone, per ricostruire quei legami, semplici ma allo stesso tempo complessi, prerogativa da sempre del mondo della cooperazione. Una novità, forse. Un indirizzo dettato dalla nostra Costituzione sicuramente. Infatti, l’articolo 45 riconosce alla cooperazione, senza fini di speculazione privata, una funzione sociale da promuovere. Un percorso difficile – conclude Merlini – che, solo attraverso una vera e reale partecipazione dei lavoratori nei processi organizzativi e di controllo delle aziende, sarà più facile portare a termine”.

Articolo 45 della Costituzione italiana

La Repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata. La legge ne promuove e favorisce l’incremento con i mezzi più idonei e ne assicura, con gli opportuni controlli, il carattere e le finalità. La legge provvede alla tutela e allo sviluppo dell’artigianato.

 

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