“Incontri”, bancari in prima linea

E’ online il nuovo numero di “Incontri idee&fatti” – la rivista First Cisl di approfondimento su temi sindacali, sociali, di economia, attualità e costume – dal titolo “Bancari in prima linea”.

La funzione sociale delle banche di Elisabetta Giustiniani

“In tempi non sospetti, nello scorso mese di dicembre, Klaus Schwab, guru del capitalismo mondiale, dichiarò che “Le aziende non sono solo realtà economiche ma anche organismi sociali. Non vanno giudicate solo dai profitti, ma anche misurando effetti negativi e costi esterni, calcolando i danni ambientali che creano o quando promuovono inclusione e giustizia sociale”. Tralasciando il fatto che Klaus, 81 anni, e i suoi “colleghi” hanno avuto tante occasioni per cambiare quello che, sia pure con approssimazione, si può chiamare “capitalismo”, resta il fatto che oggi, con l’emergenza sanitaria, assistiamo a un’inversione di rotta, dettata dalla solidarietà e dalla necessità di rimodellare un sistema economico dannoso per l’ambiente e soprattutto per gli esseri umani. Nessuno può affermare quanto ciò sarà ripetibile in futuro; oggi però lo è e, dal nostro punto di vista, osserviamo con soddisfazione il recupero “sociale” del ruolo delle banche, nonché la loro funzione preminente di sostegno dell’economia reale. Le banche in questo momento sono diventate il tramite fondamentale per erogare liquidità a quella miriade di imprenditori e di lavoratori travolti dalla contingenza emergenziale. Più che mai risalta il valore della digitalizzazione dei servizi bancari, c’è necessità di agire nel più breve tempo e nel modo più efficace possibile e, mai come adesso, è fondamentale la professionalità dei lavoratori bancari, costretti a muoversi tra l’urgenza delle richieste e i meccanismi burocratici e diabolici del nostro Paese, che interessano sia le Istituzioni pubbliche che le banche stesse. Con il Decreto Liquidità le aziende di credito possono finanziare, con la garanzia resa dallo Stato, fino a 25 mila euro le imprese e i professionisti, senza effettuare l’istruttoria bancaria. Una valanga di richieste ha sommerso le filiali, con situazioni di tensione tra clienti e lavoratori, cui si aggiungono anche le richieste per gli anticipi degli ammortizzatori sociali. Il cambiamento è difficile per tutti, sicuramente di più per strutture burocratiche che con difficoltà si rassegnano alla semplificazione. Da una parte gli enti pubblici, ognuno con una sua procedura, dall’altra le banche, non tutte a dire la verità, che pretendono compilazione di moduli non richiesti e non coerenti con l’urgenza della situazione. Recuperare la funzione sociale primaria di erogare denaro affinché sia reinvestito nell’economia reale e, in questo momento, anche per sopravvivere non è un’operazione semplice, considerate le storture di un sistema economico abituato a “finanziarizzare” tutto, lontano da qualsivoglia istinto comunitario. L’emergenza lo esige, comunque, e i dipendenti di banca ne sono consapevoli, avendo riacquistato fiducia in un lavoro da troppo tempo bistrattato e destrutturato. Le critiche, le lamentele e le tensioni con la clientela sono inevitabili in una situazione di emergenza e risentono purtroppo anche di quel clima di delegittimazione dell’attività creditizia cui hanno contribuito direttamente le banche stesse. “Quando c’è un incendio non bisogna discutere ma correre con i secchi a spegnerlo e il coronavirus è peggio di un incendio. Bisogna constatare però che i pompieri e i volontari vengono ringraziati, i bancari invece criticati”, ha dovuto affermare Patuelli, presidente Abi, in una intervista con Radio Radicale. Sorvolando sulle responsabilità personali di tanti top management e apprezzando la difesa tardiva di una categoria da tempo ingiustamente tartassata, la vera questione è che si arrivi finalmente a quel cambiamento radicale del modo di essere banca. Il Covid-19 è una disgraziata opportunità per un riscatto anche in questo settore, avallando quella funzione sociale di sostegno all’economia reale, unica chance per poter continuare ad essere banca.”

Questo e tanto altro sul numero 75 di “Incontri idee&fatti”, buona lettura!

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Allegato:  “Incontri idee&fatti” n. 75               Qui tutti i numeri di incontri