Bcc Canosa Loconia, illegittimi licenziamenti per comportamento antisindacale

“Licenziamenti illegittimi alla Banca di credito cooperativo Canosa Loconia per comportamento antisindacale”. Lo scrive La Gazzetta di Foggia e Bat in un articolo dal titolo: “Il giudice: «Comportamento antisindacale della Bcc Canosa illegittimi quei licenziamenti»”.

Il provvedimento è contenuto nella sentenza  “n.245/2020, pubblicata lo scorso 10 febbraio 2020: il giudice del lavoro del tribunale di Trani, dott. Luca Caputo, ordinando all’attuale presidente della Bcc Canosa Loconia, il reintegro immediato dei quattro dipendenti della Bcc, tutti rappresentanti sindacali, che avevano subìto tale comportamento giudicato ingiusto e ingiustificato”.

“La sentenza del giudice del lavoro – si legge ancora sul quotidiano pugliese – ha dichiarato, infatti, con chiarezza se non ribadito l’illegittimità di quei licenziamenti, avvenuti durante il 2016, che colpirono quattro lavoratori-rappresentanti sindacali della Bcc Canosa Loconia: Michele Germinario, Antonio Iacobone, Antonietta Palmieri e Grazia Papeo. Licenziamenti che venivano accostati se non proprio giustificati ad una sorta di piano di «ridimensionamento» del personale, un piano che colpì «ingiustificatamente» (come ha ribadito lo stesso giudice del lavoro) i quattro sindacalisti, destando molto clamore in città”.

“Sulla vicenda – scrive La Gazzetta di Foggia e Bat – intervengono le organizzazioni sindacali territoriali Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Ugl Credito e Uilca Uil, esprimendo innanzitutto «il più sentito ringraziamento all’avvocato Fabio Candalice, dal quale i quattro dipendenti sono stati assistiti, per l’abnegazione e la professionalità dimostrate».  I sindacati ricordano come «con precedente sentenza già il giudice dott. Massimo Brudaglio del tribunale di Trani, sezione lavoro, aveva condannato la Bcc Canosa-Loconia al pagamento di una indennità risarcitoria pari a 24 mensilità della retribuzione globale mensile, oltre a spese, competenze e accessori di legge, a favore dei quattro dipendenti licenziati nel corso del 2016. Sentenza che seguiva quella già emessa il 6 febbraio 2018 e che dichiarava appunto tutti illegittimi i licenziamenti dei quattro dipendenti».

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