Rinnovo Ccnl, Merlini, situazione paradossale

Una trattativa sul rinnovo del CCNL che dura da 4 anni ha celebrato oggi la sua ennesima puntata.

Federcasse ha elencato quelli che secondo i suoi propositi dovrebbero diventare i temi da ricomprendere nel perimetro del nuovo negoziato: sostenibilità economica ed organizzativa tra cui ad es. gli aumenti contrattuali; mobilità territoriale, interaziendale e professionale; welfare di sistema; conciliazione tempi di vita e tempi di lavoro; assetti contrattuali e, in particolare, ridefinizione dei demandi alla Contrattazione di II livello; Premio di Risultato; Fondo occupazionale (FOCC).

Le Segreterie Nazionali, unitariamente, hanno fatto presente che dopo 48 mesi, prima di qualsiasi altra questione, si è fatta urgente e non più procrastinabile la soluzione dell’argomento “aumenti contrattuali”.

Ai lavoratori del Credito Cooperativo devono essere erogati, senza se e senza ma, gli aumenti contrattuali nelle quantità corrisposte ai lavoratori del Credito ordinario.

Federcasse, invece, ha ricominciato a porre le stesse argomentazioni già eccepite dalle Organizzazioni sindacali nel 2017 quali: il finanziamento del Fondo Occupazionale, condizioni per rendere possibile la mobilità dei lavoratori nella creazione dei Gruppi Bancari e la sterilizzazione del TFR.

First Cisl e le altre Organizzazioni sindacali ritengono che i tempi non siano più derogabili. In relazione alla parte economica è necessario entrare subito nel merito della discussione, partendo dal considerare il “costo“ che la “categoria” sta già sopportando per il ritardo con cui sta giungendo al rinnovo del Ccnl.

Un Contratto che, nel pensiero di First Cisl, deve essere rinnovato entro l’anno e, con esso, gli aumenti tabellari.

“E’ arrivato il momento che venga riconosciuto al singolo lavoratore l’aumento di stipendio meritato – dichiara Giovanni Sentimenti, coordinatore nazionale First Cisl Credito Cooperativo – oltre alla certezza di un Contratto che sia sostenibile per la tenuta dei livelli occupazionali, in grado di accompagnare la prima fase di cambiamento relativa alla costituzione dei nuovi Gruppi Bancari”.

“La situazione è paradossale – sottolinea Pier Paolo Merlini, segretario nazionale First Cisl con delega sulle Bcc –  Federcasse sostiene, infatti, che gli aumenti retributivi debbano essere sostenibili ovvero chiede di rinunciare agli arretrati e di modificare la base di calcolo del tfr sullo stile Abi. Una posizione che, su queste basi, al momento non possiamo certamente condividere”.

Federcasse riunirà entro breve i propri organismi e si farà dare un mandato per riprendere il confronto il prossimo 12 novembre.

Comunicazione First Cisl Credito Cooperativo