Comincia la mobilitazione contro lo scippo! Rassegna comunicati di protesta territoriali e regionali

Agli iscritti First Cisl

Vi trasmettiamo in allegato il comunicato stampa unitario delle segreterie regionali, del territorio di Sassari e dei coordinamenti aziendali del Banco di Sardegna di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca ed Unisin avente comeoggetto le delibere, adottate dalla capogruppo, riguardante lo spostamento delle lavorazioni dal Polo Sardo ex Bperservices verso i poli di Modena e Bologna.

Per Vostra opportuna conoscenza, alleghiamo anche le slide relative a questa operazione ricevute dalle OO.SS.

Come si evince, in questa prima fase, la Sardegna, se dovessero essere confermate le delibere adottate, perderà 89 posti di lavoro che non rientreranno mai più.

In Italia non si era mai visto che, regioni già povere di lavoro come il Sud Italia e le Isole esportassero posti di lavoro in una delle regioni piu ricche d’Italia, l’Emilia Romagna.

Il tutto nel silenzio più totale delle Istituzioni sarde , Fondazione di Sardegna, Regione Autonoma della Sardegna, comunità locali territoriali e cittadine.

Ma il sindacato, unitariamente, saprà farsi sentire a tutti i livelli, siamo impegnati fin dalla prossima settimana con varie iniziative che daranno risalto alla protesta.

Alcuni di noi continueranno le trattative aziendali di gruppo a Modena, dove ci saranno incontri, come già comunicato in precedenza, i giorni 8, 9 e 10 ottobre p.v.

Ci attendiamo da parte di tutti i colleghi, qualora dovessimo arrivare ad una mobilitazione di tutto il personale della nostra azienda, una massiccia adesione alla protesta, qui non ci sono solo in gioco numerosi posti di lavoro ma  il futuro del Banco di Sardegna, dei giovani che attendono e che sperano di poter lavorare in Sardegna senza dover emigrare nella penisola o all’estero.

Vi terremo costantemente aggiornati sull’esito del confronto con l’azienda che si prospetta lungo e difficile.

La Segreteria di Coordinamento First Cisl Banco di Sardegna

Allegato 14 – Dir. Operations, dimensionamento per Polo

Allegato 15 – Dir. Operations, modello autorizzato

Allegato 16 – Dir. Operations, pianificazione Macro Moving

Comunicato stampa regionale

COMUNICATO DEL TERRITORIO DI SASSARI:

Il Direttivo Territoriale della FIRST CISL di Sassari riunitosi in data 27 settembre 2019 si oppone con fermezza alle ventilate ipotesi di delocalizzazione delle lavorazioni del Banco di Sardegna, che determinerebbero, per la Sardegna e per il NOSTRO TERRITORIO, la perdita di centinaia di posti in termini di mancate assunzioni.

Infatti con il nuovo piano industriale BPER, la Sardegna rischia di essere, ancora una volta, danneggiata IRRIMEDIABILMENTE E PER SEMPRE in termini di occupazione.
L’azienda CI RACCONTA che le uscite di personale per esodo incentivato raggiungeranno e forse supereranno le 600 (seicento) unità e questo causerà uno scompenso fra il numero dei Lavoratori e la quantità di ore di Lavoro da coprire, che inciderà principalmente sulle strutture di Sassari. Situazione che offrirebbe una grande opportunità per l’occupazione di 600 (seicento) giovani sardi attraverso una necessaria e opportuna compensazione con pari assunzioni come la nostra organizzazione sindacale ha chiesto e chiede con forza. INOPINATAMENTE il piano della Bper prevede di trasferire da Sassari e dalla Sardegna, con buona pace dei nostri giovani disoccupati, le lavorazioni e le opportunità di lavoro principalmente in Emilia Romagna e su altri territori della penisola. Insomma, per far quadrare le sue legittime esigenze industriali la Bper anziché consentire al Banco di Sardegna di procedere ad assumere centinaia di giovani, sposta le lavorazioni principalmente a Modena e Bologna, dove ha assunto in tempi recenti centinaia di persone (oltre 120 solo nel 2019) che ora si ritrova in esubero a seguito di scelte industriali che erano ipotizzate da tempo. Tutto ciò per la FIRST CISL di Sassari è decisamente e totalmente inaccettabile perchè comporterà pesanti riduzioni occupazionali, in modo particolare nel settore di Direzione Generale, che Sassari e la Sardegna non possono assolutamente permettersi!

Quanto accade appare ancora più paradossale considerando che la Fondazione di Sardegna ha investito sulla Bper e sul suo futuro industriale molto “denaro dei Sardi” con il rischio di finire invece per finanziare, se non interverrà immediatamente e con forza, la delocalizzazione di attività lavorative, e quindi occupazione, in altre regioni, che peraltro, se realizzate in Sardegna, offrirebbero importanti vantaggi fiscali e contributivi.

E non vi è alcun dubbio che tali propositi danneggino gli interessi generali socioeconomici della nostra realtà che invece abbiamo il dovere di presidiare e difendere. A tal fine invitiamo con forza il Sindaco e la nuova Giunta Comunale

a pronunciarsi e a intervenire decisamente in difesa della presenza a Sassari e in Sardegna delle strutture del Banco di Sardegna. A nostro parere l’intera classe dirigente politica e imprenditoriale regionale deve schierarsi a difesa di una realtà locale strategica per il futuro della regione, sulla quale si può e si deve investire, affinché vengano individuate soluzioni utili per l’intero gruppo Bper che valorizzino il Banco di Sardegna e le altre aziende sarde. Pensiamo a investimenti in Sardegna del gruppo Bper sull’innovazione tecnologica e sulla sfida digitale orientata ai Clienti e ai Lavoratori, ossia una banca del futuro che sia sul territorio, a centri decisionali nell’ambito del credito, al potenziamento della banca telefonica.

In sostanza si verifica ora in Sardegna la necessità di difendere opportunità occupazionali pari a centinaia di posti di Lavoro. Non commettano i dirigenti Bper l’errore di portare via il Lavoro dai poli di Sassari immaginando soluzioni semplicistiche rispetto a scelte industriali che hanno deciso da tempo di attuare. Non commettano l’errore i dirigenti sardi di sottovalutare i rischi e le conseguenze di quanto sta accadendo. La Sardegna non perdonerà!

La FIRST CISL di Sassari è in prima linea e vigilerà con la massima fermezza, affinché vengano individuate quelle soluzioni possibili, positive e auspicate, indispensabili per il progresso e il benessere del nostro territorio e della nostra regione.

Sassari, 2 ottobre 2019