Oltre al danno, la beffa! Lo scippo delle lavorazioni ai danni del Banco di Sardegna

Vi trasmettamo in allegato un comunicato unitario delle OO.SS Regionali relativo al piano industriale del gruppo Bper 2019-2021.
Alcune nostre considerazioni sull’imminente apertura delle trattative che inizieranno a Cagliari dal 24 al 26 settembre per poi proseguire a Modena dal 1 al 3 ottobre e dal 8 al 10 ottobre 2019.
Come First Cisl aziendale abbiamo più volte ribadito che questo piano e la trattativa che seguirà dovrà essere diversa da quella precedente.
Come si evince anche dal comunicato allegato, a fronte delle 600 uscite di personale programmate nell’isola per esodo incentivato e normali pensionamenti deve corrispondere un forte innesto di giovani,
anche per abbassare l’età media della nostra azienda che attualmente si attesta sui 53-54 anni. Noi stimiamo che minimo si debba arrivare a 400 assunzioni, considerando anche
l’attuale deficit di personale, visibile in quasi tutte le reltà del Banco di Sardegna, dove basta un’assenza per lunga malattia, di solito non sostituita, o anche per motivi di distacchi amministrativi
o politici, anch’essi non sostitutiti benchè siano a costo zero, per fare andare in crisi le filiali. Per non parlare della difficoltà dei colleghi ad usufruire dei corsi on-line, nonostante le ampie rassicurazioni dell’Ufficio del Personale ed un accordo siglato in materia.
Non accetteremo nessun spostamento di lavorazioni fuori dall’isola, le abbiamo conquistate nei precedenti piani a costo di enormi sacrifici anche in termini di mobilità del personale, non ne vediamo le ragioni per le quali queste debbano essere portate altrove. A meno che qualcuno, travestito da Robin Hood, non scagli la freccia per togliere ai “pseudo” ricchi, che tali non sono (il Banco di Sardegna),
il bottino e trasbordarlo oltre tirreno laddove ci sono i poveri (Bper in questo caso).
“Se le lavorazioni vengono trasferite altrove che bisogno c’è di assumere“, questa è stata la risposta dei vertici della capogruppo durante la presentazione del piano alle OO.SS., è un gioco che oseremo definire da prima repubblica, ammesso che si sia mai entrati nella seconda. Nella precedente trattativa riferita al piano indutriale 2015-2017 le assunzioni da piano dovevano essere 200, poi a consuntivo abbiamo saputo che  sono state 414 di cui solo 11 al Banco di Sardegna, il resto a Modena e dintorni.
Ora che in questo piano industriale sono state previste solamente 400 assunzioni, non sarebbe scandaloso ma anzi un atto dovuto in favore della Sardegna se si facesse
lo stesso, cioè assumere 800 persone, esattamente il doppio come fatto allora di cui 400 nell’Isola.
Tutti i nostri giovani hanno il diritto di poter partecipare alle selezioni per lavorare nella più grande azienda privata sarda, ci auguriamo che ciò possa avvenire senza precludere a nessuno
il diritto ad essere selezionati, che i genitori siano o no dipendenti della banca.
Che dire poi della paventata chiusura sportelli, non accetteremo la continua e sistematica desertificazione del nostro territorio come avvenuto in passato.
Bene hanno fatto le segreterie regionali sarde di categorie a rivendicare non solo che l’attuale assetto del gruppo sul terriorio sardo non venga modificato ma, come auspichiamo, che venga ulteriormente
potenziato con altre attività ora posizionate nella penisola ma che potrebbero operare benissimo anche in Sardegna (vedi Crediti e Banca telematica).
Sarà a nostro avviso una trattativa lunga e difficile, chi si auspica soluzioni brevi ed immediate, secondo noi, non ha ben chiari gli obiettivi del piano.
Certo l’azienda vorrebbe chiudere tutto e subito entro la prima quindicina di ottobre, abbiamo avuto anche in questi giorni delle improvvise, inaspettate e del tutto prive di fondamenti giuridici richieste d’incontri per discutere accordi aziendali su vari temi, vedi premio aziendale 2019, che, a nostro avviso e della nostra segreteria nazionale, possono essere affrontati tranquillamente nei prossimi mesi.
Noi come First Banco di Sardegna, facendo ovviamente parte della delegazione trattante di gruppo, porteremo le nostre istanze e le nostre richieste in sede di trattativa, Vi terremo informati quasi in tempo reale
sugli sviluppi, e, se necessario, saremo pronti alla mobilitazione in Sardegna se le nostre giuste e doverose richieste non dovessero essere prese in considerazione.
La Segreteria di Coordinamento First Cisl Banco di Sardegna